Poker onlineQuando Brian Hastings scrisse su Twitter che intendeva vendere quote del suo Main Event WSOP, Douglas "WCGRider" Polk rimase sorpreso. Hastings rispose ironizzando che doveva farlo essendo povero, e benché questo sia molto lontano dall'essere vero lo statunitense negli ultimi anni ha dovuto rivedere alcuni aspetti del suo bankroll management.
A raccontarlo è stato lui stesso su TwoPlusTwo, spiegando che tutto è nato dall'acquisto di un'abitazione che ha messo alla prova le sue finanze più di quanto si aspettasse. Questo fatto, unito alla badrun, lo sta costringendo a giocare a limiti un po' inferiori a quelli cui era abituato, ed anche a vendere maggiori quote di se stesso tanto nei tornei dal vivo che nel cash game high stakes.
Ecco quindi perché Hastings ha deciso di vendere le quote di uno dei tornei dove i professionisti possono vantare l'atteso più alto, visto il livello medio del field che annovera fra i partecipanti ancora molti giocatori inesperti: "E' davvero seccante non essere più in grado di massimizzare i miei guadagni potenziali nel mondo del poker come facevo un tempo - ha ammesso - ma le cose in ogni caso non vanno affatto male".
La sua casa è infatti per buona parte pagata, e sta pensando di affittarla visto che volendo giocare a poker online non può trattenersi mai nel proprio Paese troppo a lungo, ma al di là di questi aspetti strettamente economici ce n'è anche un altro niente affatto secondario, che questa vicenda gli ha portato in dote.
"Per anni ho guadagnato così tanto che riuscire a dare valore al denaro era molto difficile, a maggior ragione essendo anche molto giovane. Questa esperienza mi ha in qualche modo riconciliato con la realtà, visto che in passato avevo la sensazione che fosse impossibile per me spendere tutti i soldi che stavo guadagnando".
Confrontandosi invece con l'intrinseca volatilità che un giocatore professionista può incontrare nell'arco della propria carriera, e dovendo sostenere anche uno stile di vita indubbiamente molto costoso, Brian ammette di essere molto maturato, avendo peraltro limitato i danni al minimo.
Certo, non tutti possono avere le spalle tanto coperte quanto quelle di un giocatore high stakes: un invito ulteriore ad una cautela che un buon imprenditore di se stesso come un giocatore professionista non può ignorare, visto che come Hastings sembra aver imparato per esperienza diretta nessuno, neppure uno come lui, può dirsi intoccabile.
