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Patrik Antonius bandito dal cash game di Macao?

Patrik Antonius sarebbe davvero un cliente sgradito ai tavoli di cash game high stakes di Macao: a confermare una indiscrezione già trapelata nei mesi scorsi ci ha pensato un utente di 2+2, “Webjoker”, che si trova proprio sul posto.

A suo dire, in una partita che stava per cominciare con limiti $500/$1000 in cui si trovavano già Guy Laliberté e Johnny Chan, Patrik Antonius avrebbe tentato inutilmente di prendere parte all'azione, a causa del veto dei giocatori locali.

Non è possibile, infatti, trovare un posto a queste partite se i ricchi uomini d'affari che le frequentano hanno qualcosa in contrario. A torto o a ragione, nelle sue precedenti visite nella cittadina cinese il finlandese si sarebbe costruito un'immagine da “nitty” che non è andata a genio agli autoctoni.

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Naturalmente tutto è relativo: in una poker room dove piatti dal controvalore di centinaia di migliaia di dollari vengono giocati con una certa leggerezza, è evidente che venga caldeggiato uno stile particolarmente “allegro”, anche da parte di chi è giunto dall'altra parte del mondo con l'intenzione dichiarata di fare tabula rasa.

Trattandosi di una voce già circolata quest'anno appare verosimile nella sua fondatezza, sebbene in casi del genere verificare le fonti sia praticamente impossibile, oltre al fatto che Patrik Antonius non sembra esattamente il tipo d'uomo che al tavolo si tiri indietro.

A questo, già noto, si aggiunge un nuovo rumor proveniente dalla stessa fonte. Pare infatti che i giocatori stranieri, in alcuni casi non meglio precisati, debbano versare al casinò il 20% delle loro vincite: vero o falso che sia, è evidente che c'è chi trovi queste partite comunque profittevoli, ed immaginarne il motivo non sembra poi così difficile...

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