Quando leggete su Twitter i pronostici di Phil Hellmuth sull’esito degli eventi sportivi, è buon senso astenersi dallo scommettere seguendo le indicazioni di “Poker Brat”. Riuscire a perdere 8 puntate su 8 su un evento singolo come il Super Bowl è difficile ma il player di Palo Alto è stato capace di un’impresa simile.
Phil ironizza: “ho perso tutto puntando sul SuperBowl: 8 scommesse out su 8. Io amo i record ed ho appena battuto il mio personale, con la perdita più alta su un evento: 21.000$”.
"Poker Brat", alla vigilia della gara di Indianapolis, aveva dispensato pronostici a tutti e, sul social network, si era divertito a pubblicare l’importo esatto per ogni scommessa piazzata (vincitore, under/over, primo/secondo tempo, etc.), in linea con le sue manie di protagonismo.
Purtroppo per lui i New York Giants hanno vinto la 46esima edizione, trascinati dal quarterback Eli Manning (nella foto in alto) che ha piegato con i suoi fantastici lanci i rivali dei New England Patriots, con il punteggio di 21-17.
Grazie a clienti come Phil Hellmuth, i casinò di Las Vegas (negli USA è vietato il betting online) sono riusciti a chiudere le scommesse, con un bilancio positivo, preservando il banco nonostante un evento rischioso come la finalissima dell’NFL (National Football League).
Per la 16esima volta, in 17 anni, i quotisti del Nevada sono riusciti a bilanciare al meglio le puntate, in una partita pericolosa che richiama volumi di gioco importanti.