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Phil Hellmuth e il Super Bowl maledetto: bruciati $ 21.000

super-bowl-phil-hellmuthQuando leggete su Twitter i pronostici di Phil Hellmuth sull’esito degli eventi sportivi, è buon senso astenersi dallo scommettere seguendo le indicazioni di “Poker Brat”. Riuscire a perdere 8 puntate su 8 su un evento singolo come il Super Bowl è difficile ma il player di Palo Alto  è stato capace di un’impresa simile.

Phil ironizza: “ho perso tutto puntando sul SuperBowl: 8 scommesse out su 8. Io amo i record ed ho appena battuto il mio personale, con la perdita più alta su un evento: 21.000$”.

"Poker Brat", alla vigilia della gara di Indianapolis, aveva dispensato pronostici a tutti e, sul social network, si era divertito a pubblicare l’importo esatto per ogni scommessa piazzata (vincitore, under/over, primo/secondo tempo, etc.), in linea con le sue manie di protagonismo.

Purtroppo per lui i New York Giants hanno vinto la 46esima edizione, trascinati dal quarterback Eli Manning (nella foto in alto) che ha piegato con i suoi fantastici lanci i rivali dei New England Patriots, con il punteggio di 21-17.

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Grazie a clienti come Phil Hellmuth, i casinò di Las Vegas (negli USA è vietato il betting online) sono riusciti a chiudere le scommesse, con un bilancio positivo, preservando il banco nonostante un evento rischioso come la finalissima dell’NFL (National Football League).

Per la 16esima volta, in 17 anni, i quotisti del Nevada sono riusciti a bilanciare al meglio le puntate, in una partita pericolosa che richiama volumi di gioco importanti.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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