Phil Ivey e il casinò inglese Crockfords sono alle prese con un braccio di ferro legale a causa di una spaventosa vincita ottenuta in agosto dallo statunitense, che ha letteralmente fatto saltare il banco ammassando in appena due sere l'iperbolica somma di 7.300.000 sterline, ovvero circa nove milioni di euro. La casa da gioco non vuole pagarlo perché sospetta un qualche genere di imbroglio, con Ivey che evidentemente non ha alcuna intenzione di fare sconti.
Per una volta Phil non si è seduto ai tavoli da poker ma a quelli del baccarat, un gioco estremamente popolare in Asia - tra l'altro, la compagnia proprietaria del Crockfords ha sede a Kuala Lumpur - che curiosamente non prevede alcun tipo di abilità da parte del giocatore, pur essendo una delle attrazioni da casinò dove il vantaggio del banco è più ridotto.
Naturalmente Ivey ha puntato forte, giocando in tutto un milione di sterline, ma contrariamente a quanto talvolta gli succede coi dadi in questa occasione più che contento, se non fosse che il bonifico a sei zeri sul suo conto corrente non è mai arrivato, o meglio: ne è arrivato uno molto più magro del previsto.
Il casinò ad oggi gli ha infatti restituito soltanto la somma puntata, e da agosto sta interrogando i propri croupier e quanti possano fornirgli qualcosa che avvalori la loro tesi, peraltro al momento dal profilo piuttosto inconsistente.
Stando a quanto riportato dal Daily Mail, tutto si baserebbe sul fatto che in compagnia di Ivey ci fosse una donna asiatica bandita da un altro casinò della compagnia: un pretesto per prendere tempo e trovare un qualche specchio su cui arrampicarsi, visto che saldare certe vincite è sempre amaro per chi è abituato a vedere il denaro prendere ben altre direzioni, complice la statistica.
In ogni caso, la coorte di legali del Tiger Woods del poker è al lavoro: se sono riusciti a farlo sopravvivere al divorzio con la moglie, questa dovrebbe tradursi in poco più che una passeggiata per loro...