Matt Ashton alle scorse WSOP è stato fra i giocatori più in evidenza, grazie a quattro tavoli finali disputati ed alla vittoria nel Poker Players Championship, successo che ha sorpreso molti ma non lui.
"Nonostante sia giovane, gioco a poker da nove anni e da quattro mi sono dedicato ai mixed games online - ha dichiarato a BluffEurope.com - quindi in questa variante ho sicuramente più esperienza di quanto si pensi".
Il suo percorso in questo senso è indicativo. Ha cominciato con i tornei di No Limit Hold'em, per poi passare al Pot Limit Omaha e quindi agli 8-game, fin da quando hanno fatto la loro comparsa su PokerStars nel 2009: "Credo che chi ami giocare a scacchi o backgammon si orienti a sua volta verso i mixed games, più per il piacere di giocarli che non perché spinti dal denaro o dalla competizione".

Matthew Ashton: la variante in cui si sente più forte è il PLO8
Competizione che quest'estate ha dominato, assicurandosi complessivamente oltre due milioni di dollari e soprattutto uno dei braccialetti più prestigiosi: "Vincerlo ha significato molto per me, sia perché sono un giocatore di mixed games sia perché si tratta di uno dei tornei a cui viene riconosciuto maggior prestigio, conquistare un braccialetto era quello che desideravo di più quest'estate".
Ma questo, in fondo, vale per tutti coloro che si presentano alle World Series, ed allora ecco che la fortuna può fare la differenza: "Mi sarei sentito fortunato se avessi disputato anche un solo tavolo finale, figuriamoci quattro con la vittoria di un braccialetto - ammette il britannico - tuttavia mi piace pensare di aver giocato il mio miglior poker e in generale di essermi comportato meglio di molti miei avversari".
E una volta tanto, i risultati sembrano essere lì apposta per dargli ragione.