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Colpo pazzesco a Macao: furto da $ 258 milioni al Wynn

Arrivano notizie sempre più inquietanti dalla capitale mondiale del gioco: i dipendenti di un famoso junket di Macao, sono accusati di aver sottratto 258 milioni di dollari all’interno di una sala VIP del lussuoso Wynn Macau, hotel casinò a 5 stelle.

La notizia è stata divulgata dalla banca d’affari di Hong Kong Daiwa Capital Markets ed ha avuto subito effetti nefasti in borsa per la società guidata dal padrino di Las Vegas, Steve Wynn. La compagnia ha perso il 10% del suo valore sui mercati azionari.

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Proprio a Steve Wynn è ispirata la nota pellicola Ocean’s Eleven. Il magnate più famoso di Las Vegas (è stato colui che ha avuto il coraggio di trasformare SinCity, introducendo il concetto dei mega hotel resort sulla Strip) è stato protagonista nella vita reale del rapimento della figlia, concluso nei migliori dei modi, grazie proprio all’intervento diretto del ricco e potentissimo proprietario di casinò.

Questa volta però Wynn sembra essere stato solo sfiorato da questo furto milionario. Il denaro rubato infatti apparteneva all’operatore junket Dore Entertainmet Corporation, la prima società partner della nota multinazionale americana a Macao.

Dore Entertainmet Corporation gestisce due sale VIP all’interno del Wynn Macau, circa 24 tavoli dedicati solo ai players high rollers.

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La compagnia junket ha accusato un suo anonimo ex manager di aver messo in atto “operazioni non autorizzate” che minacciano “in modo serio l’interesse e la reputazione della società”.

Un portavoce di Wynn International, Michael Waver, ha dichiarato a Bloomberg che il casinò non ha registrato alcuna perdita di denaro e che nulla è dovuto al partner Dore Holdings.

I mercati però hanno reagito male e Wynn – come detto – ha perso il 10% del suo valore.

Speciale Macao - prima parte  - continua

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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