Sono 17 i nuovi operatori che hanno richiesto una licenza per operare nel mercato italiano del gioco online licenziato AAMS, e tra di essi c'è anche Full Tilt Poker. Ma il colosso irlandese non è l'unica novità interessante tra i potenziali nuovi licenziatari: Postemobile e Mondadori hanno fatto analoga richiesta, e tra le realtà italiane spiccano anche i nomi di Neomobile (telefonia mobile) e del CORGIP (un consorzio italiano di raccoglitori di scommesse, ndr).
Ma anche importanti operatori stranieri hanno manifestato ufficialmente la loro intenzione di entrare nel mercato del poker online italiano. Tra questi ultimi ci sono i tedeschi di Jaxx e gli inglesi di Gamesys, a sottolineare come il mercato italiano del gioco fa sempre gola.
Per adesso sono dunque poco meno del 10% le società ufficialmente interessate al bando di gara pubblicato due mesi orsono (in ossequio alla Comunitaria 2008), che rendeva disponibili 200 nuove licenze per il gioco su internet. Ognuna di tali licenze ha una durata di 9 anni, ed un costo di 350mila euro. Come è noto, tra i requisiti richiesti agli aspiranti nuovi operatori c'è un fatturato di almeno 1,5 milioni di euro nel biennio precedente alla richiesta della licenza, e quello di avere la propria sede all'interno di un paese dello spazio economico europeo.
Ora c'è attesa e curiosità, per vedere la risposta di AAMS a tali richieste e valutare i possibili scossoni che potrebbero arrivare dall'ingresso di nuovi ed importanti soggetti in un mercato che è sempre tra i più in salute dell'attuale panorama economico, ma che negli ultimi due mesi ha dato segnali di contrazione.