Un fold di Phil Hellmuth ha creato grande stupore al World Poker Open di Tunica. Scopriamo cos’è successo direttamente dal racconto del protagonista.
“Nel 2002 ho partecipato al No Limit Hold’Em Championship da 10.000 dollari di buy-in programmato all’interno del World Poker Open a Tunica, nel Mississippi.
Nelle prime fasi del torneo, ho foldato KK sul flop dopo aver rilanciato pre-flop. Sul board c’erano 7 8 10 e tre altri giocatori avevano fatto check prima di me. Ho puntato 1.700 ed un avversario ha rilanciato fino a 4.700. Ero abbastanza convinto di partire davanti ma avevo la sensazione che l’altro fosse su un big draw e che quindi il mio vantaggio fosse minimo. Alla fine ho deciso di risparmiarmi le ultime 7.000 chips buttando le carte nel muck e con l’idea che più avanti mi sarebbe capitata un’occasione migliore.
Un paio di mani dopo, ho fatto invece call ad un piccolo raise con k q . Anche il giocatore seduto di fianco ha chiamato e sul flop sono arrivati j 10 4 . Decisamente non male: avevo un open-ended straight flush draw con due overcard. Ho checkato e l’altro mi ha seguito, mentre l’oppo da bottone è uscito puntando di 500. Dopo il mio smooth-call, il player al mio fianco è andato all-in facendo foldare il bottone.
Dunque, c’erano 3.000 nel pot e mi restavano circa 6000 chips: che fare? Di solito non mi piace giocarmi tutto con un draw, ma in quel caso, anche se l’oppo aveva floppato un set, partivo alla pari per vincere il piatto. Non pensavo che avesse un flush draw all’Asso, ma in tale ipotesi sarebbe comunque stato un coinflip. Se aveva una coppia o una two pair, partiva invece lui da davanti. Insomma, nel peggiore dei casi mi sarei ritrovato a giocarmi il colpo soltanto da leggero sfavorito.
Se chiamavo e perdevo, ero out. Se callavo e vincevo, avrei accumulato uno stack decente già dall’early stage. Se foldavo, mi rimanevano soltanto 6.000 chips ma ero comunque vivo. Alla fine ho deciso di passare. I bui erano soltanto 100/200 e sapevo che prima o poi qualcuno avrebbe commesso un errore giocandosi una mano contro di me da netto sfavorito.
Comunque, non pensavo che girando le carte foldate avrei creato un putiferio. Tutti al tavolo non riuscivano a credere che non avessi chiamato con quella mano. Huck Seed era quasi scioccato; lui avrebbe callato all’istante. Ho spiegato a tutti che volevo aspettare uno spot migliore, ed infatti un’ora dopo mi sono ritrovato in all-in con KK contro QQ per un piatto da oltre 10.000 chips. Al flop sono arrivati Q-J-5, al turn un altro Jack e poi al river, quando una marea di gente aveva circondato il mio tavolo, un incredibile K per un full-house più alto.
In conclusione, è stata una buona idea foldare quell'open-ended straight flush draw? Non molto, secondo la maggior parte degli altri al tavolo. Ma io ero certo che mi sarebbe capitata un’altra occasione per giocarmi lo stack da grosso favorito. Ed infatti, è proprio quello che poi è successo. Credo di aver fatto la giocata giusta e alla fine ho concluso “in the money” al 17esimo posto."