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Il messaggio forte del poker live italiano: 1386 entries alla Notte degli Assi. Serve una nuova legge per i circoli!

In questi giorni, l'ipotesi di regolamentare i circoli di poker live è tornato ad essere un argomento caldissimo dopo anni di colpevole silenzio da parte di molti. Ci ha pensato l'onorevole di Scelta Civica (lista di Dennis Verdini ed Enrico Zanetti) Ignazio Abrignani che ha proposto l'abrogazione della norma della Legge "Comunitaria" del 2008 che prevede un regolamento per la disciplina dei circoli di poker live.

Nessun regolamento in 9 anni

Dopo 9 anni non è ancora stato pubblicato il regolamento attuativo (previsto dalla stessa legge del 2008) e la norma ha perso ogni tipo di significato. Anche perché il sistema studiato dieci anni fa, non è mai stato sostenibile né di fatto né sulla carta. Nel 2011 il Ministro Giulio Tremonti aveva provato, con una nuova legge, a guardare al settore come una possibile fonte preziosa per il fisco, cercando di rendere i circoli più una realtà commerciale. Nulla di fatto, il regolamento è rimasto pura utopia, a seguito dell'opposizione dell'opinione pubblica e della stampa "cattolica". Meglio mantenere tutto nell'illegale per gli opinion leader del nostro paese, come avviene spesso anche in altri settori.

L'intervento della Corte di Cassazione

In quasi un decennio, il regolamento è rimasto tutta lettera morta e nel vuoto legislativo che si è venuto a creare, la Corte di Cassazione è intervenuta ed ha legittimato (con dei limiti) l'attività dei circoli in merito all'organizzazione dei tornei di poker.

I casinò inattivi e il successo della Notte degli Assi

Ci troviamo così a vivere un paradosso: da una parte tre casinò su quattro in Italia sono - di fatto - inattivi per quanto concerne il texas hold'em, mentre a Milano, al circolo Imperium, si è registrato un risultato importante: alla Notte degli Assi (torneo da €100 di buy-in) si sono registrate la bellezza di 1386 entries.

Questo non può che essere un risultato straordinario per il movimento del poker live italiano, a dimostrazione che nonostante tutto, nel nostro paese il texas hold'em rimane un gioco amato e popolare e può essere un hobby interessante, nonostante l'opinione pubblica (che mai si è sognata di cercare di conoscere questo mondo) continui a giudicare in modo negativo, rispolverando luoghi comuni di ogni tipo.

Casinò e circoli (autorizzati) in futuro possono convivere e promuovere nella maniera più sana (e nel rigoroso rispetto delle regole) il poker live.

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Il poker live (ed i circoli autorizzati) come risorsa fiscale

Ed invece il poker live ed i circoli, se autorizzati, potrebbero essere un'interessante risorsa fiscale, in un momento storico nel quale il Governo italiano è in difficoltà anche nel recuperare poco più di 2,5 miliardi per la manovra correttiva. Senza dubbio qualche centinaia di milioni di gettito possono essere garantiti da un mercato che da anni vive nell'ombra, non certo per colpa sua.

L'iniziativa dell'onorevole Abrignani

In questi giorni, il deputato Abrignani ha chiarito lo spirito della sua iniziativa: “Presentando questo emendamento spero si torni ad affrontare seriamente l’argomento del poker live. Con la legge comunitaria del 2008 si doveva regolamentare un settore importante del gioco in Italia, ma tutto questo non è mai stato fatto. Al momento di fatto in Italia esistono tante sale da poker che sono abusive e che sono state aperte in base ad una norma mai attuata. O si mettono in regola, o si chiudono”.

Per dovere di cronaca pubblichiamo il banner celebrativo dell'Imperium pubblicato su Facebook che certifica il successo della Notte degli Assi e la salute del poker live italiano

I circoli sono in vita grazie alla Cassazione e non alla "Comunitaria"

E' bene però chiarire un aspetto perché le parole di Abrignani potrebbero essere fuorvianti: anche se la Comunitaria dovesse essere abrogata, i circoli continueranno la loro attività in forza della giurisprudenza consolidata della Cassazione. Semmai, l'abolizione della norma del 2008 rafforzerà la loro posizione dal punto di vista del diritto amministrativo.

Le reazioni

Il mondo del poker e dell'online si è schierato a sostegno dell'iniziativa del deputato. Marco Trucco (direttore dei mercati europei di PokerStars e vice-presidente anche di LOGiCO, l'associazione dei concessionari online) non ha esitato a commentare ad Assopoker: "Siamo d’accordo con Abrignani. Il discorso live non riguarda PokerStars direttamente, ma se penso in generale al poker in Italia, credo che eliminare il bando sia una buona idea per iniziare a fare chiarezza. Il bando non aveva alcuna speranza di essere attuato così come previsto, e ha messo da anni la regolamentazione del live su un binario morto. E quando si è su un binario morto, bisogna mettere la retromarcia. Se l’emendamento passerà credo che si potrà poi riaprire una discussione positiva, stabilire un numero ragionevole, requisiti e tassazione delle sale che siano in linea con le esigenze di controllo e sicurezza che hanno consentito all’online di essere regolamentato".

Numeri che non possono essere più ignorati

1386 entries sono un numero che non può essere più ignorato e che testimonia le potenzialità enormi di un settore che necessita di una disciplina. La nuova legge rispetti le sentenze della Corte di Cassazione e la politica guardi al poker come una risorsa e non con i consueti pregiudizi di un tempo.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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