Luca Pagano da oggi non fa più parte del Team Pro di PokerStars. La notizia è stata data dal professionista trevigiano sui suoi profili social e naturalmente sta già rimbalzando ovunque sul web – e non solo.
Con l’addio del giocatore classe 1978 alla poker room numero uno d’Italia, possiamo dire che si chiude definitivamente un’epoca. Pagano ha battuto ogni record di sponsorship in termini di durata: in Italia, nessun altro pokerista è stato legato così a lungo ad una sola sala da poker virtuale.
“Grazie PokerStars: 15 anni di emozioni”
“Non è questo il post adatto per raccontare episodi vissuti in oltre un decennio con PokerStars, ma se ripercorro velocemente tutto dall’inizio giuro che mi emoziono – è l’apertura del post che Luca Pagano ha pubblicato su Facebook – E mi emoziono talmente tanto che l’unica espressione che riesco a pronunciare sottovoce è ‘wow’, nel vero e pieno senso dell'esclamazione”.
D’altro canto, quindici anni sono un tempo quasi inimmaginabile per una sponsorizzazione di questo livello, in un mondo – quello del poker – in costante mutamento. E il recordman italiano di piazzamenti a premio allo European Poker Tour, questo lo sa bene.
“Sarò sinceramente grato per sempre alla famiglia Scheinberg: perché sono stati i primi a cercarmi per congratularsi quando ho vinto; perché hanno sempre avuto comprensione quando ho sbagliato; perché mi hanno insegnato a lavorare con dignità e umiltà dando l’esempio; e infine perché hanno creduto e investito in me quando forse nemmeno io l’avrei fatto”, continua il trevigiano.
“Voglio ringraziare tutti i dipendenti e manager di PokerStars con i quali in questi anni ho avuto l’onore di lavorare, perché mi hanno sopportato ed aiutato a diventare quello che sono e perché da loro ho imparato tantissimo”.
Luca Pagano: “Un addio che non mi coglie di sorpresa”
Nel capolavoro di Andrea De Carlo (‘Due di due’), Guido Laremi – uno dei più bei personaggi della letteratura contemporanea italiana – d’altronde lo diceva: “Tutte le situazioni finiscono, prima o poi”.
Lo stesso Luca Pagano lo riconosce: “Non è un segreto che l'azienda sia cambiata radicalmente negli ultimi anni. […] Questo addio a PokerStars non mi coglie di sorpresa, anzi: sono anni che lavoro e investo su di me, sapendo che esattamente in questo momento mi sarei ritrovato in questa precisa posizione, nello scenario attuale”.
E ancora: “Per questo ho trascurato un po’ il poker giocato. Ma l’ho fatto con la convinzione che nella vita bisogna avere il coraggio di guardare sempre cosa c’è dietro l’angolo e prepararsi… o quantomeno fare il possibile per arrivare pronti”.

Il futuro… è adesso
Giocatore, imprenditore, angel investor. Non sarà una (mancata) patch a fermare lo spirito combattivo e innovatore di Luca Pagano: “Sia chiaro, non sto lasciando il poker: continuerò a giocare, e forse lo farò anche più dell’ultimo periodo.
Semplicemente, lo farò senza un importante adesivo attaccato. PaganoEvents continuerà ad organizzare tornei… e forse non più solo quelli targati PokerStars”.
Il professionista azzurro non specifica di quali tornei si tratta, ma è facile pensare che il suo coinvolgimento negli eSports con il Team QLASH non si fermerà soltanto alla partecipazione ai principali eventi di Hearthstone in giro per il mondo.
E chissà che presto o tardi Luca Pagano non possa tornare a indossare una patch, lui che adesso è il free agent più ambito del mercato italiano. Perché si sa, “certi amori non finiscono: fanno giri immensi e poi ritornano”…