L'India è, in ordine di tempo, uno degli ultimi grandi Paesi ad essere rimasto stregato dal poker Texas Hold'em: nonostante sia ancora giocato da quella che può essere definita certamente una minoranza, in un paio d'anni le cose sono cresciute notevolmente all'ombra del Casinò Royale di Panjim nello stato di Goa, già colonia portoghese.
Da tempo la variante di poker che ormai da qualche anno sembra aver colonizzato il Mondo si sta facendo largo in Asia, e lo testimoniano le partite di cash game high stakes live che professionisti di primo piano come Tom Dwan o Sam Trickett si spingono a giocare. Fino a tre anni fa in India il Texas Hold'em era praticamente sconosciuto, ma poi le cose sono cambiate e così sono cominciati a nascere tanto tornei live che community e forum dedicati.
Merito va anche a chi, indiano d'origine ma statunitense d'adozione, in quest'ambito ha saputo ottenere successi importanti. Pensiamo ad esempio ad Adita Agarwal, nome che suonerà sconosciuto ai più ma che dietro al nickname di "Intervention" ha vinto importanti tornei come il Sunday Mulligan o il Wednesday Quarter Million, e nonostante non abbia mai vinto più di 72.000 $ - compresi piazzamenti WSOP ed EPT - in carriera ha guadagnato oltre due milioni di dollari, diventando giocoforza un esempio da imitare per molti suoi connazionali.
Il gioco è ancora visto con sospetto, considerato per motivi culturali e religiosi una sorta di vizio estremamente negativo al pari del bere e del fumare, ma ciò non impedisce a diversi ventenni di cimentarsi nelle sale da gioco live, comprese anche alcune donne. Naturalmente stiamo parlando di membri delle classi più agiate del Paese, una sorta di fortunata elite la cui passione si è fatta contagiosa e sta diventando sempre più condivisa.
Il torneo più importante che viene giocato è l'India Poker Championship: nato nel marzo 2010 ha vantato nella sua edizione inaugurale poche decine di iscritti, ma da allora è stato un crescendo. Grazie anche alla possibilità di qualificarsi online, il numero di partecipanti è aumentato al punto che adesso si tiene una volta ogni due mesi: la prossima prenderà il via all'inizio di ottobre, sarà la nona edizione e prevederà quattro giorni con altrettanti tornei programmati. Il Main Event avrà un buy-in di 25.000 rupie, poco meno di 400 €.
Se insomma chi frequenta le principali poker room internazionali temeva l'arrivo di molti giovani fenomeni cinesi in futuro, a quanto pare dovrà guardarsi anche da questo colosso asiatico, che come ha dimostrato Adita Agarwal può produrre giocatori di livello eccellente, ed evidentemente questo è soltanto l'inizio...