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Full Tilt tratta con Partouche ma la licenza è un giallo

jeff-ifrahL’Alderney Gambling Control Commission (AGCC) è intenzionata a revocare la licenza a Full Tilt Poker. Manca solo l’annuncio ufficiale secondo gli ultimi rumors londinesi. La Commissione aveva annunciato un comunicato nel primo pomeriggio della giornata di ieri, mercoledì 21 settembre, ma alla fine tutto è stato rinviato di 24 ore. Per quale motivo?

Sul sito dell’ente regolatore addirittura compare la notifica dell’inserimento del comunicato alle 15.15, ma tutto è rimasto invariato. Un vero giallo, svelato però da nostre fonti irlandesi: i manager di Full Tilt Poker stanno provando un’ultima mossa disperata per la cessione della società. Venerdì sono attesi in Francia per incontrare i vertici del Gruppo Partouche, un colosso che possiede la bellezza di 50 casinò. Ci sono stati già diversi incontri a Dublino ma le ultime accuse del Dipartimento di Giustizia hanno rischiato di far saltare le negoziazioni. Alcune voci erano iniziate a girare a Cannes, la scorsa settimana durante il Main Event del torneo organizzato dalla multinazionale transalpina. Lo pubblichiamo per puro dovere di cronaca senza voler illudere nessuno, prendendo atto delle ultime novità emerse dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

Una conferma della trattativa arriva dall’avvocato di Full Tilt Poker, Jeff Ifrah: poche ore fa, su  TwoPlusTwo, ha esortato tutti i clienti della room a fare pressioni all’AGCC per chiedere un’ulteriore proroga di 30 giorni. Il legale è convinto di riuscire a trovare un accordo in pochi giorni con i francesi e la maggior parte degli utenti del forum americano hanno reagito bene, mandando email all’ente di controllo.

palm-casinoLa situazione però rimane grave: alla luce di tutto quello che è successo nelle ultime ore negli Stati Uniti, la trattativa pare al limite del possibile, ma i dirigenti del sito irlandese vogliono provarci. Se i vertici del Gruppo Partouche dovessero firmare una lettera d’intenti per proseguire nella trattativa, i legali di Full Tilt Poker sono pronti ad atterrare sulla piccola isola britannica per chiedere un ulteriore rinvio. Ma è una disperata corsa contro il tempo: entro poche ore l’AGCC dovrebbe comunicare il verdetto che tiene con il fiato in sospeso i giocatori di tutto il mondo, seppur ci risulta che le trattative andranno avanti anche in caso di revoca della licenza.

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Ferguson & Lederer squalificati
Il portavoce del Dipartimento di Giustizia di New York ha puntualizzato che le indagini proseguono e che – al momento – non c’è nessun mandato d’arresto nei confronti di Chris Ferguson, Howard Lederer e Rafe Furst (per Bitar pende un ordine di cattura dal 15 aprile). Nei loro confronti sarà promossa solo un’azione civile di risarcimento danni, ma l’inchiesta prosegue e sono entrati sotto la lente di ingrandimento anche altri azionisti/giocatori. Nel frattempo, l’Epic Poker League ha sospeso a tempo di record i giocatori coinvolti nello scandalo, compreso Howard Lederer, fratello di Annie Duke, Commissario della Lega.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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