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Roberto Romanello, il brit-paisà: "il sangue italiano mi rende un giocatore speciale"

Roberto Romanello durante l'intervistaRoberto Romanello è uno di quei personaggi che fa davvero piacere intervistare. Estroverso ma pacato, sempre disponibile e alla mano. Un "tranquillone", come si usa dire spesso, che colpisce per quel suo essere un pò brit e un pò paisà, un mix equilibrato che - come ascolterete dalla sua viva voce - lo rende un giocatore davvero speciale.

Nell'intervista, realizzata durante il recente WPT Venezia da Stefano "gux1979" Guido con le riprese ed il montaggio di Roberto "Tury" Turatti, Romanello racconta di sè a 360°. Dalle sue origini nel beneventano (Morcone, ndr) all'infanzia a Swansea in Galles, dal suo rapporto con l'Italia a quello con i giocatori italiani, dagli inizi a causa di un infortunio alla gamba - che gli impediva di giocare a calcio - fino all'attuale scalata alla Triple Crown, suo dichiarato obiettivo.

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Buon divertimento con i sette - godibilissimi - minuti di questa video-intervista a Roberto Romanello!

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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