"E segna sempre lui..." così verrebbe da dire riguardo Steve O' Dwyer. Quando il giocatore nato in Colorado (ma con passaporto anche irlandese) si siede per giocare un Super High Roller Single Day lascia le briciole agli avversari. E' successo di recente alle Bahamas durante il PCA (46 entries), quando ha vinto $759.000 battendo Byron Kaverman in heads-up ed abbiamo assistito alla stessa identica storia Montecarlo.
In poche ore l'introverso statunitense ha spazzato via il campo che vedeva al via 30 players (41 entries totali). Lo statunitense fa hat-trick in carriera in questo tipo di tornei, una specialità della casa, vuoi per la resistenza fisica e mentale di Steve, vuoi perché è un vero e proprio "animale pokeristico" nel senso buono del termine. Il suo poker si presta molto a queste strutture turbo che richiedono naturalmente anche una buona dose di fortuna.
Alla fine Steve O' Dwyer incassa €676.300 e il suo bilancio totale è di $22 milioni di dollari vinti (lordi) negli eventi dal vivo. E' uno dei giocatori più vincenti nei tornei nosebleeds di PokerStars: nell'ultimo hanno ha trionfato oltre che a Montecarlo, come detto anche nel $50.000 PCA. Nel 2017 ha vinto il Super High Roller nel PokerStars Championship Macao e nel $10.000 sempre del PSC a Panama.
"Fortunatamente ho runnato molto bene con gli showdown. Ho fatto diverse buone letture, altre meno, That's Poker!". Decisiva è però stata una sua lettura contro Petrangelo nel testa a testa finale.
Per via della struttura, dopo pochi livelli, sono rimasti solo in 17 players a contendersi la picca. Al tavolo finale nine-handed Patrik Antonius e Stephen Chidwick si sono presentati short stack con poche speranze di andare avanti. L'uomo bolla è stato Sam Greenwood che ha perso in coinflip contro Nick Petrangelo. Il canadese rimane però al momento il giocatore che ha guadagnato di più in questo Festival monegasco.

Rainer Kempe chiude in sesta posizione per €139.200 mentre Daniel Dvoress lo segue in quinta per €179.000.
Si ha una fase di stallo in fase four-handed con le chips che passano da una parte all'altra del tavolo: alla fine gli shorter stack vincono diversi all in fino a quando non si rompe l'incantesimo: Justin Bonomo con K-8 si imbatte in K-Q di O'Dwyer. Una donna sul board chiude i giochi e Bonomo conclude la sua avventura con €228.700 in tasca.
Steffen Sontheimer è il prossimo a lasciare il tavolo in terza posizione: da short stack viene eliminato da Petrangelo. Per il tedesco ci sono €298.300 ad attenderlo.

In heads-up Petrangelo ha un vantaggio in stack pari a 3-2 rispetto al rivale connazionale. O'Dwyer però becca con le "mani nella marmellata" Nick in un pot gigantesco. Il bluff non va a buon fine con Petrangelo che getta le carte nel mazzo e da short stack deve dire addio ai sogni di gloria accontentandosi del secondo posto da €467.410.
"E' uno dei più assurdi final table che abbia mai giocato" commenta O'Dwyer. "Le dinamiche cambiano così velocemente: se hai chips devi per forza cercare di condurre il gioco e dominarlo, se invece non le hai, devi capire chi è il bullo al tavolo e devi correggere il tiro e metterlo al suo posto".
EPT Monte Carlo €50k NLH Single Re-Entry
- Steve O' Dwyer, Ireland, €676.300
- Nick Petrangelo, USA, €467.410
- Steffen Sontheimer, Germany, €298.300
- Justin Bonomo, USA, €228.700
- Daniel Dvoress, Canada, €179.000
- Rainer Kempe, Germany, €139.200