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PokerStars: il poker cresce del 12,4% su base annuale grazie anche alla liquidità condivisa e il Portogallo...

Primo trimestre 2018 per PokerStars e The Stars Group molto positivo. Confermato il trend di crescita del poker online: sono stati registrati ricavi dai tavoli online pari a $245,9 milioni, in aumento del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2017.

Sappiamo che il focus di The Stars Group è esteso ora a tutti i giochi ma il poker continua a mostrare numeri importanti. Il risultato ottenuto nel primo trimestre 2018 non si registrava dal 2015.

Revenues The Stars Group: crescita del 23,8%

Per quanto riguarda le revenues del gruppo vi è stato un passo in avanti addirittura del 23,8%. I ricavi sono stati così ripartiti: poker 62,6%, casinò e scommesse 34,2%. Dopo l'acquisizione di SkyBet, CrownBet e William Hill Australia il rapporto nei ricavi tra poker e scommesse molto probabilmente diventerà di circa 37% a 35%, considerando anche un altro aspetto: il via libera della Corte Suprema USA al betting online che potrebbe incrementare notevolmente gli incassi dell'e-gaming company canadese.

Il trend positivo del poker dovuto a 3 fattori

Il CEO Rafi Ashkenazi ha dato il merito anche al nuovo loyalty program: "l'incremento delle poker revenues è principalmente guidato dal positivo impatto di Stars Rewards, le favorevoli fluttuazioni valutarie e l'introduzione della liquidità condivisa in Francia e Spagna".

C'è da dire che il cambio di tassi valutari favorevole (con le oscillazioni del valore delle monete) ha senza dubbio favorito questo notevole passo in avanti.

Su base valutaria costante, l'incremento delle poker revenues annuali sarebbe stato del 2,2% ed oltre ad essere una conferma del trend positivo registrato nell'ultimo quarto del 2017, arriva in un momento nel quale il gruppo ha dovuto chiudere le proprie attività in Australia, ovvero rinunciare ad un mercato che rappresentava il 2,5% dei ricavi per il poker.

I meriti della liquidità condivisa

Nella relazione agli investitori, i manager mettono in evidenza che questa crescita nel poker è dovuta soprattutto al nuovo mercato condiviso tra Francia e Spagna. Un altro segnale forte e un messaggio a tutte le poker rooms: chi vuol crescere e prosperare nel poker non può non pensare ad operare in un mercato con liquidità deep ed allargata.

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Per questo motivo i rivali di The Stars Group sono favorevoli a questa direzione intrapresa: PartyPoker, Winamax, 888Poker e iPoker stanno spingendo per essere attivi il prima possibile nel nuovo mercato europeo. Chi sarà attore in questa piattaforma avrà maggiori risorse da re-investire in tecnologia e marketing, restringendo sempre di più la concorrenza nel lungo periodo per i players che rimarranno fuori dal giro.

Il CEO Rafi Ashkenazi ha dichiarato: "Possiamo vedere molteplici aspetti positivi nel mercato dell'Europa meridionale con un effettivo incremento dell'engagement. Naturalmente riscontriamo una crescita dei ricavi. Ora abbiamo pools più estesi di giocatori che partecipano ai tornei. Possiamo incrementare i montepremi".

In Spagna le poker revenues sono raddoppiate per PokerStars: si è passati in un anno da €11.9 milioni a €20,3 milioni.

PokerStars: "Il Portogallo si unirà al pool condiviso entro la fine del mese"

L'amministratore delegato, nella conference call con gli investitori della scorsa settimana, ha anche svelato che la partenza in Portogallo con la liquidità condivisa è molto vicina. Entro un mese Spagna-Francia-Portogallo saranno un unico mercato.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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