Molti di voi ricorderanno Scott Palmer, uno dei giovani più temibili ai tavoli di cash game high stakes prima del Black Friday: da allora "urnotindanger" è sparito dai riflettori, ma dopo una lunga pausa sembra essersi finalmente deciso a tornare a competere ai piani alti. O quasi.
Dopo aver passato mesi a giocare a StarCraft 2, come rivela a Remko Rinkema lo statunitense non può che incolpare se stesso: "A causa del Black Friday ero a pezzi, visto che sono certamente tra i giocatori con più denaro congelato sulla poker room. Ho pensato che se anche mi fossi trasferito avrei dovuto giocare col denaro di altri e questo avrebbe ridotto drasticamente il mio guadagno orario, ma nonostante questo è stata una pessima scelta, e per questo non posso che incolpare la mia estrema pigrizia". Succede, quando a 22 anni hai già vinto milioni di dollari.
Nel frattempo infatti, secondo Palmer, ai piani alti i fish non mancano di certo, ma ormai lui ha perso la brillantezza dei giorni migliori, e così se anche avesse il proprio denaro a disposizione ripartirebbe probabilmente dal $25/$50: "Trasferirmi in Europa o da qualche altra parte, vincendo alcune centinaia di migliaia di dollari sarebbe un obiettivo realistico. Per qualche tempo ho giocato in Canada facendo breakeven, nonostante avessi la sensazione di poter vantare un buon vantaggio sugli altri".
C'è da dire che la sua specialità preferita, il No Limit Hold'em heads-up, non è certo la variante di punta di questi tempi, e considerando anche la sua abilità non gli sarebbe semplice trovare azione in questo senso. Un talento maturato anche grazie alla buona amicizia con Daniel Cates, a suo dire capace di fargli fare il salto di qualità: "Per una cosa che sono stato in grado di insegnargli io, lui me ne ha restituite cinque. E' la persona più intelligente che abbia mai incontrato".
Scott ha parole anche per "Isildur1", di cui apprezza la "follia", a suo modo di vedere indispensabile per giocare a certi livelli: "Non ho mai conosciuto un giocatore di high stakes che non nutrisse un certo disinteresse per il denaro. Io stesso lo considero una sorta di piacevole effetto collaterale nel gioco del poker, per me poter battere i migliori ha un significato maggiore".
Ma adesso è il momento di tornare in carreggiata, e di pensare anche ai soldi: "Si tratta del mio lavoro, e non posso permettermi di prendere pause troppo prolungate, sono stato fin troppo pigro, presto tornerò a fare sul serio". E nonostante le rassicurazioni del suo nickname, per più di qualcuno non si tratta di una bella notizia.