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Gus Hansen lascia Las Vegas dopo 70 giorni a ritmi altissimi: ma ha vinto o ha perso?

Per Gus Hansen l'estate - pokeristicamente parlando - è già finita. Il celebre campione danese ha pubblicato ieri il suo solito breve video su Instagram, annunciando la partenza e dando alcuni dati.

Gus Hansen via da Las Vegas: "è stata una grande estate"

I am a sick sick man!

Un post condiviso da Gus Hansen (@therealgushansen) in data:

"Sto partendo da Las Vegas e tornando in Europa, per quello che chiamerei un cambio di passo. 652 ore di gioco in 70 giorni, fanno approssimativamente 9 ore e 19 minuti di media al giorno. Lo so, sono un tipo molto sick, ma è stata una grande estate.”

Ok la grande estate, ma hai vinto o no?

Il fatto che sia stata davvero "una grande estate" è probabilmente più una riproposizione del suo slogan lanciato all'inizio della sua avventura a Las Vegas 2018, che qualcosa di vicino alla realtà.

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Di sicuro c'è che ai Mixed Games della Bobby's Room c'era una competizione fortissima tra squali di primissima categoria. E anche il totale delle ore dichiarate da Gus è molto probabilmente corrispondente al vero, considerando cosa avevamo raccontato qualche settimana fa.

Rimane l'incognita del profitto. Tra mezze ammissioni dello stesso Gus Hansen e voci che circolano, "The Great Dane" potrebbe aver perso diversi quattrini, in questa estate high stakes nella quale, comunque, non si è fatto mancare alcuno sfizio né divertimento. Quanto poi tutto ciò sia costato alle sue tasche, beh, è davvero difficile saperlo.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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