Fino al 2011, Ben Lamb era un giocatore molto attivo sulla scena dei tornei live. Poi, dopo aver centrato il final table del Main Event WSOP, il professionista residente a Las Vegas ha deciso di dedicarsi interamente al cash game high stakes, forte anche di quella vincita da quattro milioni di dollari ottenuta con la terza posizione nel torneo di punta delle World Series Of Poker.
Da allora Lamb ha partecipato con regolarità alle partite più alte di Las Vegas, per poi tornare a giocare i tornei live solo la scorsa estate. Pare infatti che a causa dell'esplosione degli home games milionari in Asia, l'action nel No-Limit Hold'em high stakes a Las Vegas sia lentamente calata, fino quasi a scomparire. Attualmente la partita più alta in questa variante si gioca all'Ivey's Room dell'Aria Casino, ma parteciparvi è molto difficile se si è un affermato professionista: colui che la gestisce, Jean Robert Bellande, fa sedere solo pochissimi pro per rendere l'atmosfera il più confortevole possibile ai ricchi businessman che vogliono giocare quando sono in città.
Ecco perché molti regular di Las Vegas si stanno spostando a Oriente: Macao, Manila e ultimamente l'isola di Jeju, sono le mete ideali per chi ha un bankroll milionario e cerca partite relativamente facili. Ed è proprio sull'isola della Corea del Sud che Ben Lamb ha deciso di avventurarsi recentemente per provare una variante nata in Asia ma con le potenzialità per conquistare tutto il mondo del poker: lo short deck poker. Come abbiamo già visto, si tratta di una variante del No-Limit Hold'em senza le carte da 2 a 5 (incluso). Si gioca quindi con mazzi a 36 carte e il colore batte il fullhouse.
Lamb ha capito che per continuare a giocare ai limiti più alti è fondamentale imparare questo gioco e proprio per questo specifico motivo ha preso un volo verso la Corea del Sud.
La missione di Ben Lamb in Corea del Sud: imparare lo short deck poker
"Ho deciso di lasciare Las Vegas e volare qui a Jeju per provare lo short deck poker", ha dichiarato in un'intervista per Pokernews.com. "È una variante che sta diventando sempre più popolare e non avevo ancora avuto occasione di giocarci. Le uniche partite a cui sono stato invitato sono troppo alte... non posso sedermi a un tavolo rischiando centinaia di migliaia di dollari in un gioco che non ho mai provato prima. Così ho deciso di venire qui e giocare prima qualche torneo di Short Deck per scoprire questa nuova variante".
Lamb fa quindi capire che per lui la trasferta a Jeju (dove si stavano tenendo alcuni high roller e diverse partite di cash game altissime) è formativa: vuole sedersi al tavolo a limiti bassi per il suo bankroll e imparare questa nuova variante per poi sedersi alle partite che contano.
"Per ora mi piace molto lo short deck poker", ha dichiarato. "Mi avevano detto che ricorda il PLO ed è assolutamente vero, ma c'è ancora più action. Ci sono più all-in e l'equity è sempre molto ravvicinata, quindi c'è tanto azzardo... è divertente".
Come si studia una nuova variante?
Come sempre quando viene lanciata una nuova variante, anche per lo short deck poker non ci sono libri da leggere o istruzioni da seguire. È un terreno totalmente inesplorato.
"Sto cercando di studiare una buona strategia. Ho acquistato una app da dieci dollari che calcola le odds, ma la cosa migliore che posso fare è giocare", ha spiegato Ben Lamb. "È ciò che fanno un po' tutti i pro in questo momento, anche se so per certo che alcuni stanno studiando duramente per provare a costruirsi subito un edge. Io voglio solo giocarci un po' a limiti accettabili e ragionare su qualche strategia".

Nonostante abbia giocato solo poche ore a Short Deck Poker, Ben Lamb ha subito capito che tipo di gioco è:
"Cosa ho capito finora? Che è importante vincere gli all-in (ride, ndr). Scherzi a parte, ho capito che questo è un gioco dove non puoi foldare molto. Devi vedere tanti flop e finisci ai resti molto facilmente, sia preflop sia puntando su tre streets".
Una variante dove è impossibile non dare action, che spopola agli high stakes di Macao e potrebbe presto comparire sulle principali poker room online e, perché no, un domani anche nei più grandi circuiti di tornei live del mondo. Se giochi a poker, che tu sia un pro o un giocatore amatoriale, imparare a giocare a short deck poker potrebbe essere un'ottima idea...