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Steven Iglesias & Daniel Grytten, quando il gioco di squadra è bello anche a poker

"L'essenziale è invisibile agli occhi".

Vale la pena scomodare Antoine de Saint-Exupéry, per raccontarvi questa storia. Si parla di poker, certo, ma il principio vale lo stesso: potere osservare le carte e gli avversari al tavolo è importante, ma alcune persone ci insegnano che no, non è essenziale. Due di queste sono Steven Iglesias e Daniel Grytten, rispettivamente giocatore e "suggeritore" al tavolo da poker. E no, non stiamo parlando di una collusion: Steven è un non vedente, e Daniel è colui che presta i suoi occhi all'amico.

Insieme sono arrivati fino al tavolo finale del Malta Poker Festival, un nuovo evento appena concluso al Casinò Portomaso di Malta con numeri importanti (1366 ingressi al solo Main Event) e che ha visto trionfare il sardo Emanuele Onnis per 150.000€. Ma in casi come questo il vincitore - fatte salve le congratulazioni del caso e soprattutto intascato l'assegno - passa quasi in secondo piano. Così come passa in secondo piano il quinto posto di quel Giannino "kart" Salvatore alle prese con l'ennesimo colpaccio sfiorato in carriera. A Gianni, però, dobbiamo la segnalazione di questa storia, in un post su Facebook poco prima del final day.

Steven Iglesias & Daniel Grytten, un team vincente

Steven Iglesias non è cieco dalla nascita ma "solo" dal 2014, conseguenza di una malattia ereditaria che non gli ha dato scampo. A poker giocava già prima e ha continuato a farlo anche dopo che i suoi occhi hanno smesso di funzionare. Tutto questo grazie a Daniel Grytten, norvegese come lui, conosciuto ai tavoli da poker e divenuto poi amico e partner inseparabile.

Al tavolo Daniel rivela a Steven le sue carte e costui decide il da farsi. Iglesias non può ovviamente cogliere tell come facciamo tutti, ma - come tutte le persone non vedenti o ipovedenti - ha sviluppato una particolare sensibilità con gli altri sensi, "sente" il tavolo e le sue dinamiche in maniera diverse da un normovedente, ma senza perdere troppo l'efficacia nella performance di gioco.

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D'altra parte i risultati parlano chiaro: dal 2016 ad oggi Iglesias ha collezionato 11 piazzamenti a premio nei tornei live. Il più prestigioso rimane un 23° posto al 10.000$ NLHE 6-max Championship delle WSOP 2017, valsogli una ricompensa da 25mila dollari. Quello di ieri è migliore rispetto al buy-in, poiché a fronte di una spesa di 550€ Steven Iglesias ne ha incassati - con il suo 8° posto - 14.710€.

I precedenti

Non è la prima volta che accade, di un non vedente protagonista a un torneo live. Qualche anno fa era stato l'italiano Andrea Arena, a ben disimpegnarsi in alcuni eventi delle ISOP, spalleggiato dal padre Bruno. E c'è da essere felici e sollevati, quando il poker si trasforma in uno strumento utile per aiutare persone come Steven e Andrea a continuare a sentirsi ciò che sono: ragazzi come gli altri.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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