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I signori del Big Game di Macao fanno impazzire l’Aria

richard-yongI giocatori high stakes di Las Vegas soffrono tutti di una strana sindrome in questi giorni: non riescono a stare sereni seduti ad un tavolo del Rio, dove è in corso il Main Event WSOP. Gus Hansen, Tom Dwan, Shaun Deeb e Phil Ivey non vedono l’ora di essere eliminati.

Il motivo è semplice: la testa è all’Aria Casinò, dove si stanno giocando partite a livelli spaventosi di Poker Cinese Open Face, grazie alla presenza del malesiano Richard Yong e di Paul Phua, entrambi ricchi businessman di Macao che in questi anni hanno finanziato il Big Game asiatico.

Paul Phua ha stakato in più di un’occasione Tom Dwan mentre il ‘socio’ Richard Yong si è presentato all’Aria con una vera e propria corte, tra familiari, amici e amiche. In una partita – raccontata dal player Josh Kay – Yong aveva davanti uno stack di oltre 1 milione di dollari. Stesso discorso per Gus Hansen che ha disseminato sul tavolo chips per almeno 1,5 milioni.

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Dai rumors che filtrano dalle stanze private dell’Aria, i ‘cavalli’ asiatici di Yong non sarebbero particolarmente skillati e i pro statunitensi stanno facendo a gara per contenderseli i posti ai tavoli.  Si gioca fino a 3.000 dollari al colpo a poker cinese. Un’immagine non proprio sobria per il mondo del poker ma queste partite private, quando si muovono Yong e Phua, sono oramai all’ordine del giorno.

La loro presenza all’Aria potrebbe essere anche la spiegazione per il giallo della scorsa settimana che ha coinvolto Greg Merson: come noto, il campione del mondo è stato rifiutato ad una partita privata all’Aria.  Proprio a Macao, Merson aveva riscontrato gli stessi problemi di “gradimento”  essendo un giocatore tight per quei livelli nelle partite di NLHE. Gli asiatici non amano molto giocare contro i player nitty e attenti.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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