
Con l'età è diventato più saggio, meno sbruffone, più umile, ma non sempre. Ogni tanto Phil Hellmuth ha bisogno di sventolare i 15 braccialetti vinti in faccia a chi afferma di saperne di più ma non ha vinto neppure un decimo rispetto a lui. In sintesi abbiamo una nuova puntata della saga "The Poker Brat versus the world", e l'ultima puntata mette nel mirino la GTO e chi la gioca.
"Negreanu? Su di me non ne azzecca una"
In una recente intervista a Cardschat Phil Hellmuth ha spaziato tra diversi argomenti. La verità però è che non esiste intervista a Phil che non comprenda lo stuzzicarlo sulla sua reale competitività. Lo spunto viene dal matrimonio di Daniel Negreanu, a cui ovviamente Hellmuth sarà invitato. Phil però approfitta dell'occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa riguardo all'amico. "Con Daniel non c'è nessun problema e ci frequentiamo da moltissimi anni, ma quando si tratta del mio gioco non ne azzecca una che sia una. Già nel 2008 mi disse che non avrei mai più vinto, giocando come faccio. Mi diceva "Devi imparare cosa fanno questi ragazzi" e anche lo scorso anno disse che secondo lui dovevo imparare la GTO. Beh eccomi qua, io sono sempre qui e continuo a vincere".

"GTO? Non ha futuro, ed ecco come la batto"
Negreanu è lo spunto perfetto per mettere alla berlina non solo uno stile di gioco, ma tutto un modo di intendere il poker che lui non digerisce proprio. La GTO (Game Theory Optimal) e chi la pratica è il suo obiettivo preferito, essendo essa espressione di un approccio massicciamente scientifico e che marginalizza l'istinto, vera arma segreta del giocatore Hellmuth.
"Io non gioco GTO, io faccio un gioco che batte la GTO. Questi ragazzi stanno sempre lì a floatare il flop con niente, e a me questa cosa piace moltissimo. Cosa faccio? Bombardo flop e turn come se avessi il nuts, e generalmente non fanno che foldare".
Ma le affermazioni di Hellmuth puntano ad affossare nettamente questa strategia venuta fuori negli ultimi anni. "La GTO non ha alcun futuro e infatti i pro la stanno abbandonando, incluso Negreanu".
Phil Hellmuth è davvero il più grande di sempre nei tornei NLHE?
Si può essere o meno d'accordo con Phil Hellmuth, magari ridacchiare alle sue affermazioni, ma per lui parlano i risultati. Alle ultime WSOP di Las Vegas ha portato appunto a 15 i braccialetti vinti in carriera, e non in un evento a caso. Il 5.000$ No Limit Hold'em Turbo era un torneo perfetto per quelli che giocano GTO. Storicamente i turbo sono infatti pane quotidiano del poker online, più che del live, e presentano ripetutamente situazioni di push-fold con cui i regular acquisiscono grande dimestichezza.
Tra i 451 avversari battuti l'estate scorsa ce n'erano sicuramente molti che di turbo, in vita loro, ne hanno giocato una quantità alla quale Phil Hellmuth non si avvicinerà neanche. Eppure ha vinto lui con il suo "gut", il suo istinto che lo spinge a definirsi, ancora oggi, "il miglior giocatore di No Limit Hold'em di tutti i tempi." E chissà che non abbia ragione...