Praticamente sempre le domande tipo "mostri se foldo" hanno un secondo fine, quello di provare a smascherare qualche tells che possa mettere in difficoltà chi deve rispondere. Nonostante la riconosciuta run universale che investì il fortunatissimo Jamie Gold alle WSOP 2006, vi è parecchio da salvare, anche sotto il punto di vista didattico.
In questo Articolo:
La run di Jamie Gold alle WSOP 2006
Molti dei lettori di Assopoker hanno cominciato a giocare molto dopo la strepitosa performance che Jamie Gold mostrò a tutto il mondo nell’ormai lontanissimo main event alle World Series Of Poker del 2006, riprese da un articolo del nostro Claudio Poggi in un articolo recente.
Fortunatamente ESPN cominciava a lavorare davvero bene a livello televisivo e parecchie mani di quella leggendaria cavalcata pregna di run come un biscotto lo è di latte dopo il tuffo dentro la scodella, sono rimaste rintracciabili e visibili fino ai giorni nostri.
Molti di noi, soprattutto i meno giovani, hanno tutti negli occhi alcuni colpi clamorosi vinti dallo statunitense di Kansas City che proprio in queste settimane ha compiuto 50 anni, eppure non è stata, come sempre accade, una sola questione di fortuna.
La parlantina, chiave del successo
Intanto c’è da sottolineare il fatto che la spasmodica aggressività di Gold è cominciata quando ha capito di poter spaventare i suoi avversari, preoccupati più che dalle sue qualità, proprio dalla sua run.
Ma a parte questo vi è da riconoscergli alcuni bluff ben assestati e un modo di porsi al tavolo da scafato professionista della parlantina.
È il caso della mano che vi proponiamo oggi e che fa capo proprio a quel main event, quando su un board di non difficilissima lettura, il suo avversario, Phralad Friedman, peraltro sparito dai radar di Hendonmob per sette anni fino a ricomparire proprio nel 2019, decide di pensare più alle risposte di Gold che all’effettivo valore della mano del suo rivale.
Mostri se foldo?
La chiave di tutto sta, a nostro parere, nella flemma di Jamie Gold nella risposta alla domanda: “se dovessi foldare, Jamie, tu mostreresti la tua mano?”.
Gold si tiene prima la testa con la mano sinistra e poi, con sicurezza degna di John Wayne prima di impugnare la sua pistola, dichiara un “sure!”, -certamente-, che manda in cortocircuito i ragionamenti del suo avversario.
Da quel momento in poi Gold manifesta una compilation di tells densi di insicurezza, che portano Friedman, invece, a convincersi della forza della mano di Jamie.
Il futuro campione si alza, beve, passeggia nervosamente, si copre il viso e ha perfino un sussulto quando Friedman gli legge perfettamente la mano “King High”.
Enjoy!
Il video della mano
https://www.youtube.com/watch?v=Uj2LngIzlP0