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Ricerca Eurispes: "13.000 giocatori in cura in Italia" ma proliferano le FAKE NEWS. Mineo (ADM): "a gennaio tessera del giocatore"

In merito alla lotta alla ludopatia e per la tutela dei minori, il Direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), Benedetto Mineo ha annunciato: "a gennaio 2020, con la notifica alla Commissione Europea, sarà introdotto l'obbligo dell'uso della tessera sanitaria anche nelle slot. La tessera sanitaria non sarà collegata al codice fiscale, in questo modo sarà tutelata la privacy del giocatore".

Chi ci segue da tempo sa che siamo sempre stati favorevoli all'introduzione della tessera sanitaria nei giochi terrestri. E' un approccio corretto ed uno strumento efficace per escludere i minori, oltre che monitorare i volumi dei giocatori patologici. Un gran bel passo in avanti, rispetto alle misure inutili e demagogiche approvate fino ad ora.

Potrebbe essere un modo efficace per iniziare a monitorare il fenomeno, conoscerlo fino in fondo nei numeri per un intervento successivo. In genere, in un paese civile, prima si conducono ricerche, si analizzano fino in fondo i problemi e poi si prendono provvedimenti mirati e non si crea allarmismo con fake news con palesi conflitti d'interesse.

Ricerca Eurispes smentisce fake news: "solo 13.000 giocatori patologici in cura"

Alberto Baldazzi, vice presidente Eurispes (istituto indipendente di ricerca degli italiani), smentisce in modo categorico le recenti fake news diffuse sul web che parlano di un'emergenza nazionale di milioni di persone:

"L’Eurispes riconosce che c’è un problema in merito al gioco e l’allarme è doveroso ma critichiamo le competenze con le quali si sta affrontando questo problema. I presi in carico reali sono 13mila e dal punto di vista epidemiologico sono zero ma non dobbiamo essere cinici. Assolutamente. È strano che la psicologia e la psicanalisi privata non ha traccia di questi malati". Questa le dichiarazioni di Baldazzi riportate da Gioconews.

"Distanziometro e limiti orari: misure controproducenti"

“La ricerca che ho condotto negli ultimi 24 mesi segnala che distanziometro e limiti orari sono misure controproducenti ed inefficaci. Non hanno alcuna declinazione clinica o medica, come confermato dall’Istituto Superiore di Sanità".

Le misure inutili e le fake news purtroppo continuano mentre le aziende legali sono costrette a chiudere (nessuno però si assume responsabilità dinanzi ai lavoratori licenziati?).

Facciamo due conti spiccioli: da una parte abbiamo 13mila persone in cura e dall'altra parte della bilancia troviamo sul bilancio dello stato e delle regioni, milioni di euro di finanziamenti anti-ludopatia.

Misure efficaci: tessera sanitaria e autoesclusione nel terrestre

introdurre misure serie anti-ludopatia, come la tessera del giocatore (il direttore dei Monopoli Mineo è fiducioso che sarà introdotta nel gennaio 2020 e questo è un grande risultato) e diamo la possibilità ai giocatori dell'auto-esclusione anche nel terrestre come avviene nell'online (seconda proposta di Assopoker per arginare la ludopatia).

Dove finiscono i milioni di finanziamenti contro la ludopatia?

Questo eccessivo allarmismo diffuso sul fenomeno evapora sotto i riflettori dei numeri e dei fatti di ricerche condotte con metodi scientifici. Da una parte abbiamo 13mila persone in cura e dall'altra parte della bilancia troviamo sul rendiconto dello stato e delle regioni, milioni di euro di finanziamenti anti-ludopatia. I conti non tornano. Ci sono inoltre dei conflitti di interessi, più o meno palesi, tra tutti gli attori in "gioco".

Come mai sono stati bloccati 50 milioni di euro di finanziamenti dai piani regionali dal Tar del Lazio su ricorso Codacons?  Chi decide gli assegnatari e beneficiari di questi fondi? Quali sono i criteri seguiti? Dubbi che sono emersi anche di fronte ai giudizi laziali e che legittimamente l'associazione dei consumatori ha denunciato.

Perché il Fatto Quotidiano parla di "affidamenti opachi"?

I giornalisti del Fatto denunciano: "bandi poco trasparenti, associazioni con palesi conflitti di interessi e milioni di euro sperperati in modo discutibile". 

Ci sono degli interessi tangibili nella propaganda contro il settore e nell'ingigantire il fenomeno sulla ludopatia, Da 13mila a qualche milione ce ne passa...

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Il proliferare delle fake news sull'emergenza nazionale

Da mesi sentiamo su Facebook sparare numeri a caso, si parla di milioni di dipendenti dal gioco in Italia, poi ad ogni ricerca seria (la precedente era dell'Istituto superiore di Sanità), il fenomeno viene riportato a qualche decina di migliaia di persone in cura. Chi si assume la responsabilità di queste fake news di fronte ai lavoratori e piccoli imprenditori del gioco legale?

Non che non siano poche le persone dipendenti (comunque 13.000) ma su una popolazione di 60 milioni di abitanti, non si può parlare di emergenza nazionale. Semmai si ignorano volutamente le vere emergenze nazionali (così dicono i dati scientifici): quella dell'alcool (forse perché porta voti e risorse dal sistema produttivo e commerciale?) e delle droghe.

13mila persone da aiutare e tutelare

Siamo i primi a riconoscere che queste persone, tante o poche, vadano comunque aiutate e tutelate: abbiamo sempre sponsorizzato l'introduzione della tessera del giocatore e l'introduzione di uno strumento efficace come l'auto-esclusione nel gioco terrestre (esiste già nell'online), ci siamo sempre fatti promotori di iniziative anche impopolari nel settore, però sarà meglio indagare sulla sproporzione tra 13mila persone in cura da una parte ed i milioni di euro finanziati che vanno a gravare sui contribuenti. Come detto, i conti non tornano.

Tutto il resto, come ha sottolineato il vice presidente di Eurispes è solo fumo negli occhi, strumenti efficaci solo a far chiudere le aziende legali.

Una cosa è certa: le fake news vengono ogni volta smentite dalle ricerche che vengono effettuate da diverse istituzioni credibili come Eurispes e Istituto Superiore della Sanità.

Eurispes: "con il ban della pubblicità si penalizza solo il gioco legale ma non si fa nulla per quello illegale"

A proposito di misure inefficaci che creano solo danni all'aziende legali. Giovanbattista Palumbo, Direttore dell’Osservatorio Politiche Fiscali dell’Eurispes, interviene a piedi uniti sul Decreto Dignità e sul ban della pubblicità. Ecco le sue considerazioni pubblicate dall'agenzia Agimeg: “Fare una strategia solamente sul gioco legale porta poco lontano, il contrasto al gioco illecito è fondamentale".

Le medesime osservazioni di Agcom vengono riprese quindi anche dall'Istituto di Ricerca degli Italiani.

L’applicazione del decreto dignità in materia di gioco non può infatti prescindere dal contrasto al gioco illegale. Il comparto legale oggi rappresenta circa il 4% del PIL ed è fondamentale per l’economia nazionale, con entrate erariali di circa 10 miliardi l’anno. Tuttavia serve sempre più impedire un illecita concorrenza generata da operatori esteri che spesso offrono pay out più alti in grado di attirare giocatori del circuito legale. Serve inasprire i controlli sul gioco illegale con nuovi meccanismi normativi, come le segnalazioni qualificate".

"Infatti, oggi il gioco lecito deve vedersela sia con piattaforme online illegali, sia con il gioco fisico che si appoggia ai CTD (Centri Trasmissione Dati) a loro volta collegati a operatori senza licenza in Italia, ma che hanno sede in uno stato comunitario, molte spesso Malta. Serve una strategia concreta che coinvolga tutti i soggetti del settore, tra cui anche le banche che hanno il dovere di comunicare all’ADM tutte le transazioni in entrata e in uscita dei loro clienti verso i punti di gioco”.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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