Lo slowroll è uno dei più brutti e beceri comportamenti che si possono adottare ad un tavolo da poker. Nella mano che prendiamo in esame oggi, il più terribile degli slowroll viene clamorosamente punito al river degli dei del poker.
Slowroll e comportamenti simili
Il regolamento di un gioco di carte come può essere il poker, si presta spesso ad interpretazioni che spesso lasciano il passo a comportamenti più o meno legittimi che non possono comunque essere puniti perchè sono, in ogni caso, assoggettabili a quelle mosse che rientrano nella casistica di mosse non oggettivamente punibili.
Detto questo è universalmente riconosciuto come certe scorrettezze possano essere additate come tali e chi le subisce si sente spesso quanto meno offeso da chi, al contrario, ne fa uso senza che ve ne sia una ragione.
Una di queste è ovviamente lo slowroll, quella particolare forma di azione che porta le persone a non rivelare il proprio gioco, o semplicemente a non compiere nessuna mossa pur essendo nuts o giù di lì.
Diversi in tutto
La mano che esaminiamo oggi è stata giocata all' Irish Open del 2015 quando siamo arrivati al Tavolo Finale composto da 8 elementi, tra cui Donnacha O' Dea, il cui cognome tradisce una palese origine irlandese e il super simpatico giocatore tedesco Andreas Gann.
I due signori, lo si nota fin da subito, hanno un diverso modo di porsi al tavolo, ma anche curiosando tra le loro carriere sui siti del settore, emerge una sostanziale differenza
O’Dea ha vinto fin qui qualcosa come 1,340 milioni di dollari in tornei, mentre il giocatore tedesco veleggia intorno ai $35.000 in 5 anni di gioco.
La mano dello slowroll
Siamo a bui 25k/50k/5k ed è l’irlandese ad aprire da middle position con a 6 per una size pari a 100.000, in click raise.
Da small blind il nostro eroe decide di chiamare con q k ma lo fa con un atteggiamento irriverente, facendo passare un bel po’ di tempo prima di annunciare il call.
I più attenti avranno notato che:
- Ha la bellezza di 5 BB e decide di tenersene 4 dietro
- I commentatori lo apostrofano immediatamente come un personaggio che si prende il suo tempo con una certa frequenza…
Il flop è bellissimo per entrambi, l’original raiser prende doppia coppia, mentre Andreas ha nuts, colore all’asso di quadri.
O’Dea mette ai resti il suo avversario che decide di check-callare per un importo ridicolo ma prendendosi un tempo irreale prima di dichiarare la sua ovvia chiamata.
Commentatori, spettatori e compagni di gioco lo riprendono chi verbalmente, chi con lo sguardo, chi con espressioni visive che lasciano poco all’immaginazione, tutti uniti nella speranza che esca un Asso o un 6.
Buona visione!
https://www.youtube.com/watch?v=A_hGgisjhWE