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Chiude il "tempio" del poker di Dublino: addio al Fitzwilliam Card Club

Solo i veri appassionati lo conoscono, ma il Fitzwilliam Card Club è un punto di riferimento per molti giocatori di poker irlandesi e non. Per fare un nome, Andy Black ama giocare in quelle stanze da 16 anni a questa parte. Ma per ragioni legali, il circolo privato sarà costretto a chiudere. L'ingresso è riservato solo ai soci.

Al Fitzwilliam Card Club si gioca (ancora per poco) principalmente a poker ma non solo: sono offerti anche altri giochi di casinò tradizionali come blackjack, punto banco e roulette. Purtroppo saranno licenziati più di 80 dipendenti.

Ai soci privati è stata comunicata che la decisione è stata presa dopo una consulenza legale, a seguito degli effetti immediati del nuovo Gaming and Lotteries Bill che è stato approvato l'11 dicembre.

Per la nuova legge non sarà più consentito offrire alcun tipo di gioco senza licenza.

"Nessuna delle opzioni è disponibile per il nostro circolo, per questa ragione il Fitzwilliam Card Club sarà costretto a chiudere. Abbiamo parlato con il Governo e con le forze di opposizione, esponendogli le nostre problematiche ma non ne hanno tenuto presente per salvare 80 posti di lavoro. Così saremo costretti a licenziare i nostri dipendenti dopo tanti anni" ha dichiarato il portavoce del club-casinò.

Fitzwilliam Club era attivo da ben 16 anni: aveva cavalcato gli anni ruggenti del poker, valorizzato nel migliori dei modi la popolarità del texas hold'em e non solo.

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Poteva offrire action ai tavoli ai propri soci grazie alla vecchia legge del 1957 ora parzialmente abrogata.

Le nuove leggi dovrebbero entrare in vigore entro 18 mesi: il tempo necessario all'ente regolatore per attuare le nuove norme.

La sala da gioco ha fatto sapere che onorerà tutti gli obblighi ed i diritti dei lavorati che matureranno a seguito dei licenziamenti. Lo stesso sarà fatto per i soci membri: saranno cambiate in cash le chips in loro possesso ed i depositi saranno garantiti e liquidati. Saranno onorate tutte le pendenze. Ma un pezzo di storia del poker irlandese andrà in archivio in modo inesorabile nei prossimi mesi.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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