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Daniel Negreanu

Daniel Negreanu sul coronavirus: “Prendiamo esempio dall’Italia”

Come sempre pronto a discutere dell’attualità, anche se non riguarda strettamente la sua area of expertise, Daniel Negreanu ha recentemente parlato dell’emergenza coronavirus e del suo impatto sul mercato del poker, live e non solo.

Il Kid Poker è stato ospite del DAT Poker Podcast con Terrence Chan e ha toccato diversi argomenti. Il nostro collega Giovanni Angioni di PokerNews.com ha raccolto i passaggi più importanti, che riportiamo in lingua italiana per tutti i nostri lettori.

 

 

Daniel Negreanu loda l’Italia

Partiamo dai complimenti che Daniel Negreanu ha rivolto al nostro paese, per la gestione del coronavirus. Le parole del canadese sono arrivate prima della decisione di ieri sera, da parte del governo Conte, di chiudere ulteriormente molte attività.

“Abbiamo l’opportunità di guardare l’Italia e capire che questo potrebbe succedere anche da noi”, ha affermato il noto pokerista. “Circa 10 giorni fa avevano 500-600 casi, dieci giorni dopo sono arrivati a 9.000. Hanno iniziato mettendo in quarantena 16 milioni di persone nella parte nord dell’Italia, mentre ora lo è la maggior parte del Paese”.

‘Dnegs’ ritiene che anche l’America dovrebbe adottare un provvedimento simile, prima che il coronavirus si diffonda a macchia d’olio: L’unica cosa da fare è iniziare a chiudere gli assembramenti più grandi. E questo significa che casinò, ristoranti e tanti posti andranno in difficoltà”.

Infine, una previsione che in realtà si sta già verificando, almeno alle nostre latitudini: “L’economia subirà un duro colpo. Abbiamo visto il crash dei mercati lunedì. Se guardiamo all’Italia, non capisco come faccia la gente a pensare che non succederà in America.

Legalizzare il poker online in USA

Da parte del fortissimo pokerista canadese è arrivata anche una proposta: legalizzare, almeno temporaneamente, il poker online in America: “Per quasi tutti i siti di poker, l’estate non è il periodo più lucrativo dell’anno. La gente esce. Ma quest’estate probabilmente sarà diversa, perché la gente starà a casa”.

Da qui la proposta di Daniel Negreanu di rivedere l’UIGEA del 2006, permettendo agli americani di giocare a poker online a soldi veri: “Il governo dovrebbe legalizzare il poker online, almeno per questo periodo. Così la gente avrebbe qualcos’altro da fare”.

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Il canadese in quarantena

Dal punto di vista personale, Negreanu ha già deciso di intraprendere alcune misure per limitare al massimo la possibilità di contrarre il coronavirus. Insieme con la moglie, Amanda Leatherman, si è già messo in auto-quarantena a casa.

“Da quel che ho letto, l’unico modo per arrestare la diffusione è la distanza sociale, fare in modo che le persone stiano lontane le une dalle altre. A me sta bene, tanto non mi piace molto la gente”, ha scherzato Daniel, cercando di sdrammatizzare.

Tra salute ed economia

Poteva mancare l’argomento politica? Ovviamente no.

“Il presidente Trump ha dichiarato che avremo un vaccino entro tre mesi. Ma gli specialisti lo hanno smentito”, ha detto Daniel Negreanu. Ma la salute non è l’unica preoccupazione, perché come già accennato anche l’economia è a rischio.

“Chi ha un business subirà un duro colpo nelle prossime sei settimane, due mesi o magari otto mesi. Spero che il governo trovi un modo per prendersi cura anche di loro, ha sentenziato.

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