Quando Isaac Haxton parla gli altri ascoltano, o almeno dovrebbero: lo statunitense non soltanto è un professionista al vertice da anni, ma è anche una delle menti più brillanti e razionali che si possano trovare attorno ad un tavolo da poker, meglio se high stakes.
"Potendo scegliere giocherei sempre heads-up, è la variante in cui credo di esprimermi al meglio, ma lo scorso anno non ho ricevuto molta azione - ammette intervistato da pokerplayer.co.uk - per questo ultimamente sto giocando molto NL10.000 6-max, assieme a "Kanu7", "Sauce1234" ed una serie di giocatori russi che non conosco. Qui l'edge è minore che nel testa a testa, ma fra coloro che considero i migliori e quelli che invece mi appaiono più deboli noto comunque delle discrepanze significative".
Per ovvie ragioni Haxton ammette di non discutere di strategia con altri professionisti del cash game, ma curiosamente ammette di farlo con dei torneisti: "Siccome le partite che ultimamente vanno per la maggiore nel cash game hanno l'ante, la struttura non è troppo diversa da quella di un torneo live High Roller nelle prime fasi". Ed ecco che allora i suggerimenti di Justin Bonomo e Scott Seiver diventano i benvenuti.

Contrariamente a quando si potrebbe pensare, Isaac non crede che l'azione ai più alti livelli sia poi troppo cambiata dopo il Black Friday: "Mi è capitato di giocare il $500/$1.000 CAP contro Viktor Blom, e nel 2013 il $400/$800 è partito piuttosto regolarmente, grazie alla presenza di un giocatore". Pur senza nominarlo, "Ike" si riferisce evidentemente a "MalACEsia", che ha perso circa 3.800.000 dollari giocando online.
Nonostante questo, come già aveva fatto in precedenza, Haxton ribadisce che a suo avviso non fosse poi così male: "Dopo un primo periodo di adattamento, giocava come avrebbe fatto un buon regular del NL5000 un paio di anni fa - concede - era sicuramente il più debole visto che al suo tavolo si sedevano soltanto i migliori, ma certo non si venivano a creare code di trenta giocatori o cose del genere".
Questo secondo lo statunitense dimostra come il livello di gioco si alzi in modo considerevole di anno in anno, in particolare per quanto riguarda il No Limit Hold'em ed anche da parte di coloro che vengono etichettati come fish: "Ai livelli più alti le partite non cominciano, se qualcuno non pensa di avere un grosso vantaggio su qualcun altro. Questo può accadere perché un giocatore si sopravvaluta, o al contrario perché è considerato non particolarmente forte dalla maggior parte dei regular. Oltre naturalmente per la presenza di giocatori amatoriali".
Quest'anno Haxton non esclude di poter giocare anche un po' di Pot Limit Omaha: un professionista va del resto dove c'è azione, ed uno come lui per quanto non specialista non dovrebbe impiegarci troppo, a sapersi adattare.