In 18 mila rischiano il posto di lavoro
Gli effetti della pandemia e del periodo di lockdown si stanno facendo sentire sui casinò a livello economico. Il colosso MGM Resort conta soltanto negli USA oltre 70 mila dipendenti. Nonostante le riaperture del 4 giugno i conti sono ancora in rosso, complici le assenze dei turisti extra USA che per il momento sono i grandi assenti nei casinò americani. Così la società si prepara a licenziare 18 mila lavoratori, in modo da salvaguardare il suo assetto ed evitare il tracollo finanziario.
La maggior parte di questi licenziamenti si dovrebbero concentrare a Las Vegas, dove oltre ad avere la sua sede, l'MGM Resort conta ben 9 proprietà. Amaro il commento di Bill Hornbuckle, CEO dell'MGM Resort. "Anche se abbiamo ripreso in sicurezza le operazioni in molte delle nostre proprietà e abbiamo riportato al lavoro decine di migliaia di nostri colleghi, il nostro settore e il nostro paese, continuano ad essere influenzati dalla pandemia e non siamo tornati alla piena capacità operativa".
Mancanza di turisti, ingressi ridotti e minor numero di giocatori ai tavoli, stanno portando incassi nettamente minori, a cui va aggiunto il periodo di lockdown che ha portato entrate pari allo zero, a fronte di spese infinite. Nell'ultimo rapporto sulle entrate in Nevada, i casinò della Strip hanno registrato un calo percentuale molto più elevato delle entrate lorde del gioco, rispetto ad altre aree dello stato. Un dato preoccupante e che deve far riflettere.
Harrah's dice addio al poker live
Un'altra storica sala di poker live chiude per sempre la serranda. Si tratta dell'Harrah's che ha deciso di sostituire i tavoli da poker con le slot machine. Non che la room abbia mai avuto numeri altissimi, tranne nel periodo WSOP, ma ha sempre rappresentato una delle prime sale a credere nel poker dal vivo, quando ancora era un gioco praticamente di nicchia.
Con i suoi 10 tavoli era un punto di riferimento storico e apprezzato da coloro che appartengono alla "Vecchia Scuola" del poker live. Ricordiamo che il casinò fa parte della proprietà Caesars e in tutto sono sei le sale da gioco a Las Vegas gestiste da questo colosso: oltre ad Harrah's, troviamo Bally's, Caesars Palace, Flamingo, Planet Hollywood e Rio .Il numero delle poker room a Sin City scende così da 31 a 30, con alcune di esse ancora chiuse nel post lockdown.
8-Max on Fire a Vegas
I casinò di Las Vegas puntano sempre di più sui tavoli 8-Max nel Poker Live. Ovviamente, con l'obbligo di divisori in Plexiglas , come prevedono le linee guida della Commissione Gioco del Nevada. In assenza di questi divisori, si va dal 4 al 6 max e con l'obbligo di mascherina al tavolo. In tutto sono 30 le sale che offrono poker dal vivo a Vegas, ma soltanto 15 sono aperte al momento. In pratica il 50%.

Fra coloro che offrono giochi in 8-Max troviamo ovviamente il Venetian e altri 7 casinò. Tra questi anche il Bellagio che alterna tavoli da 8 a tavoli da 6. Lo stesso 6-Max è presente all'Aria Casinò, mentre altri due note sale di Las Vegas sono al momento chiuse: il Wynn e la casa delle WSOP, vale a dire il Rio Hotel&Casinò. Una situazione molto frammentaria a Las Vegas e su cui pesa gli effetti della Pandemia.