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Gus Hansen: 'Adesso sono tutto tranne che ottimista!'

Gus Hansen è fra i giocatori che non sono voluti mancare all'appuntamento con l'EPT di Vienna: il danese, sempre al centro delle cronache legate al poker, non si è sottratto ad alcune domande scomode che riguardano i suoi risultati nel cash game.

Sappiamo infatti che negli ultimi anni il pro di Full Tilt Poker è fra i maggiori perdenti ai tavoli high stakes, con una costanza allarmante perfino per chi come lui può contare su un bankroll decisamente generoso: "Al momento sono tutto tranne che ottimista - ha dichiarato candidamente a PokerZeist.com commentando i suoi risultati - anche la scorsa notte ho avuto una sessione pessima, ed ho un disperato bisogno di dormire e fare attività fisica. Forse dovrei prendermi una pausa più lunga".

Del resto, nonostante di tanto in tanto riesca a far registrare una sessione positiva, il bilancio è impietoso e parla drammmaticamente chiaro: dal 2007 ad oggi ha perso 17.118.000 dollari online, e negli ultimi dieci giorni si è infilato in un buco nero che adesso è profondo per circa 2.250.000 dollari. Come potrà recuperare questo denaro, quale variante e quale field glielo consentiranno?

La cruda verità che Gus Hansen, online, non sembra in grado di poterci riuscire, ed essendo tutt'altro che uno stupido è probabile che anche lui ormai stia venendo a patti con questa idea: "Penso di avere la peggior table selection del mondo - commenta senza mai perdere la sua consueta autoironia - se le cose continuano così potrei anche farmi da parte, ma sono sempre stato un giocatore. Potrei quindi uscire in parte dai riflettori, ma mai del tutto".

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Del resto, Hansen ammette candidamente di non aver mai utilizzato né Holdem Manager né Poker Tracker, a parziale dimostrazione di come probabilmente il suo studio del gioco non sia assolutamente paragonabile a quello messo in pratica dai migliori professionisti ai più alti livelli, che viaggiano a braccetto non solo col talento ma anche con la matematica.

Ecco che allora Hansen potrebbe anche puntare decisamente su Macao, dove le cose gli sono invece andate sempre piuttosto bene: "Ci sono stato molte volte fino ad ora, anche se nell'immediato futuro preferisco concentrarmi sugli EPT e quindi le WSOP. Ci sono state serate pazzesche, con piatti di alcuni milioni di dollari, ed io non gioco neppure nelle partite più ricche".

Gus Hansen è convinto che si possa ancora vivere come giocatori professionisti, ma allo stesso tempo ammette che non sia più il 2003, e questo purtroppo sembra valere anche per lui.

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