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Poker live tabù nel Lazio? Sigilli in alcuni circoli

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Ci sono giunte in redazione segnalazioni mirate di sequestri accaduti nelle ultime settimane in alcuni circoli laziali, in particolare a Roma e ad Aprilia.  Le autorità, in casi isolati, hanno messo i sigilli ai tavoli e alle attrezzature. La maggioranza dei club però continua nella sua consueta attività, soprattutto nella capitale. E’ bene però fare subito una premessa che non ci stancheremo mai di scrivere. 

Se la Cassazione permette l’organizzazione di determinati tipi di torneo (in modalità freezeout), non vuol dire che i titolari dei circoli possono allargare la loro offerta, considerando che il settore non è stato regolamentato e l’unico riferimento sono le tre sentenze della Corte che ha fissato dei principi chiari ma rigidi che valorizzano solo il concetto di poker sportivo. 

Pertanto, per alcune formule come doppia chance, accumulator etc, non ci risulta essere alcun avallo della magistratura, semmai leggendo e rileggendo i recenti provvedimenti, sembra che i format proposti siano fuori dai canoni consigliati.  

Per non parlare del cash game. In certi circoli si continua a praticare questa attività, magari tenuta celata in salette private. Non a caso, alcuni club sono stati oggetto di controlli, proprio perché sul territorio si era sparsa la voce di una possibile offerta di giochi illegali. 

Ci sono anche delle eccezioni, con club virtuosi che sono stati raggiunti lo stesso da visite poco “gradite”. E’ importante che il Ministero degli Interni avvisi le Questure con una nuova circolare, sulle regole dettate dalla giurisprudenza, onde evitare ingiustizie e uno spreco di risorse pubbliche. Anche la giurisprudenza amministrativa si sta allienando a quella penale e il Tar della Lombardia ha emesso la seconda sentenza favorevole ad un circolo, proprio in questi giorni.

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C’è bisogno di maggiore uniformità sul territorio anche perché gli orientamenti dei giudici sono consolidati. Nell’ultimo provvedimento la Corte di Cassazione ha dettato dei criteri molto chiari che non riguardano solo la mancanza d’alea. Vediamoli in modo sintetico:

  • Divieto rebuy 
  • Struttura freezeout pura
  • Stack iniziale uguale per tutti
  • Buy-in di modico valore

Per questo motivo, molti dei format offerti in questo momento, sono messi in forte discussione da questi canoni e potrebbero danneggiare, non solo i circoli coinvolti ma anche l’intero movimento che, mai come in questi mesi, ha necessità di credibilità per poter favorire il processo di regolamentazione, una volta per tutte.

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Puoi contattarci a pokerlive@assopoker.com

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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