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Rake

L'incidenza della rake e i piccoli consigli per limitarne i danni

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Rake, come difendersi

Le sale da poker, siano esse online oppure live, vivono della rake, per cui è impossibile uscire da questa dinamica. 

Facendo riferimento al poker live, che, dalle ultime avvisaglie, sembrerebbe quasi pronto a ripartire, un giocatore professionista di cash game, dovrebbe stare attento a tutti i dettagli del proprio lavoro.

I players che non stanno attenti a questo tipo di cose, non sono abbastanza organizzati per reagire. 

Pochi si preoccupano di esercitare delle contromisure per ovviare a questo tipo di “tassa”, o, quanto meno, a limitarlo. 

Cosa può fare, quindi, un giocatore di poker “istruito” per diminuire l'impatto corrosivo di un aumento della rake?

Puoi scegliere di non giocare, ovviamente. 

Puoi provare a organizzare un homegame senza rake per le partite live, quando potremo riuscire a organizzarle tra amici al termine di questa pandemia… buona fortuna. 

A seconda di dove vivi e giochi, potrebbe essere addirittura illegale, rischioso o semplicemente estremamente difficile. Forse ti renderai conto che i soldi che le sale da poker chiedono ai giocatori sono ben guadagnati da loro, ma tutto sommato ben spesi da te, anche se corrodono i nostri profitti.

Ci sono principalmente tre modifiche che puoi apportare al tuo gioco in una partita live. 

Evita i tavoli coi pot troppo piccoli, per una rake "leggera"

La rake diminuisce, come percentuale del piatto, man mano che il piatto cresce oltre la dimensione necessaria per la rake massima. 

Ad esempio, in una poker room con una rake massima del 10 percento, con un tetto al piatto di 60 Euro, qualsiasi piatto fino a € 60 verrà rakato del 10 percento. 

Tuttavia, un piatto superiore a € 60 verrà rakato a meno del 10 percento, perché il massimo sarà sempre 6 Euro di rake. Più grande è il piatto, minore sarà la percentuale rispetto al piatto.

Nella situazione di cui sopra, al fine di diminuire la percentuale della  rake sul piatto, sii meno propenso a giocare se è probabile che il piatto sia piccolo e più incline a giocare mani che ritieni possano superare i 60 €.

2. Evita gli Heads-Up

Per agganciarci al punto 1, al fine di evitare i piatti piccoli, nei giochi ad alta rake vorrai evitare i piatti che sono, almeno all’inizio, delle semplici gare di heads-up.

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Ci sono due ragioni per questo. Uno è perché è probabile che i piatti che coinvolgono solo due persone siano più piccoli delle mani multi-way. 

Ma l'altro è che il vantaggio della casa ha il suo impatto più importante nei piatti heads-up. 

Questo perché il piatto viene rakato in base alla sua dimensione totale, non all'importo che stai effettivamente vincendo e tanto meno al numero di giocatori impegnati nel piatto.

Ad esempio, se vinci un piatto heads-up di € 60 e la casa guadagna il 10 percento fino a € 6, il piatto è stato rakato del 10 percento, ma le tue vincite lo sono state al 20 percento (cioè, € 6 dai € 30 ai quali ha contribuito il tuo avversario)! 

D'altra parte, invece, se il piatto da € 60 è una mano a 6-way, allora stai subendo solo il 12 percento di rake, dato che hai contribuito solo con € 10 e stai vincendo € 50.

Evita le partite con stack ridotti

In una partita unraked, potrebbe essere vantaggioso per te sederti con avversari che sono short-stack, a seconda di come giocano e se sai come sfruttare i loro errori. 

Ad esempio, se gli short stack sono estremamente passivi e timidi, spesso potrai avere una sessione estremamente buona essendo aggressivo nei punti giusti, indipendentemente dalla tua mano, e inducendoli a foldare molte combinazioni, dandoti piccole ma costanti vincite.

Ma in un gioco con una rake pesante, questa strategia è raramente efficace poiché l'enorme percentuale di rake su quei piccoli piatti, spesso ridurrà a zero, o giù di lì, qualsiasi profitto tu possa realizzare.

Anche se sei efficace con la tua strategia, essa sarà annullata da una rake troppo alta.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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