Si chiama Zhao Li, è un ricco businessman cinese ed ha una patologica passione per il gioco d’azzardo, sfociata nel 2011, in 13 giorni di pura follia ai tavoli del Crown Casinò di Melbourne, a tal punto da accumulare debiti per 8 milioni di dollari australiani (includendo nel conto anche spese legali e interessi).
Nell'immagine il Crown Casinò di Melbourne
Il problema è che di Mister Li si sono perse le tracce: la sua casa di Melbourne è stata venduta nel febbraio del 2013 e – dagli atti giudiziari – risulta residente in Cina. Dopo anni di solleciti, la catena australiana ha deciso di intraprendere un’azione legale per recuperare il mega credito.
Zhao Li, nel 2011 aveva ottenuto una linea di credito di ben 6 milioni di dollari australiani e nell’ottobre dello stesso anno aveva vinto una grossa cifra.
Dopo quattro giorni, aveva chiesto un innalzamento del tetto a 8 milioni (da versare entro 20 giorni) e il 29 ottobre addirittura era riuscito ad ottenere un fido di 10 milioni.
Il 31 ottobre del 2011, Li poteva godere di una linea di credito fino al limite massimo di 13 milioni (con pagamento cash in giornata), oltre ad un alloggio super all’interno della lussuosa struttura.
Dagli atti giudiziari, non è chiaro se mister Li abbia onorato i propri impegni ma l’unica certezza è che ha avuto l’opportunità di accedere al casinò il giorno dopo, quando ha ricevuto un nuovo fido da 8 milioni. L'inizio della fine.
In 13 giorni di baldoria all’interno della casa da gioco australiana, l’uomo d’affari asiatico è stato capace di sperperare ai tavoli 7 milioni e, dopo, due anni di ripetuti tentativi, il Crown ha deciso di citare Li in tribunale, chiedendo un milione extra, tra spese legali ed interessi, per un totale di 8 milioni di dollari australiani, circa 5.554.000 milioni di euro.