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Una partita a poker play for fun non è illegale. GIP: "nessuna bisca nel pub di Amalfi"

Ad aprile vi avevamo raccontato di una partita a poker tra amici - in un pub di Amalfi - finita molto male, con l'intervento delle forze dell'ordine.

I giocatori erano stati sanzionati per aver violato la normativa anti-Covid19 (eravamo ancora in pieno lockdown) mentre il titolare del locale, Bonaventura Amendola, era stato segnalato alla Procura della Repubblica di Salerno per aver organizzato la partita e, pertanto, in violazione del codice penale.

La partita a poker però era senza soldi in palio e questo particolare è stato decisivo nello sviluppo dell'iter giudiziale.

I carabinieri, una volta intervenuti, non avevano trovato cash né sul tavolo, né sul locale. Era una semplice partitella di NLHE play for fun. Così risulta dagli atti ufficiali.

Il Giudice per le indagini preliminari (GIP) di Salerno ha deciso di archiviare la posizione del titolare dello storico pub amalfitano: "Nessuna bisca clandestina, era solo una partita di poker tra amici". Così aveva spiegato Amendola.

"Siamo appassionati di poker Texas hold’em e stavamo facendo una sfida tra amici senza soldi in palio. Una cosa che tutti fanno, ad esempio, durante le festività natalizie. Niente di più".

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Ad aprile, con il lockdown in corso, i cittadini del quartiere avevano notato movimenti sospetti e parecchia confusione che proveniva dal pub. Hanno così deciso di chiamare i carabinieri che sono intervenuto ed hanno multato i presenti all'interno del locale.

Per quanto riguarda però la denuncia per il reato di esercizio di gioco d'azzardo, il GIP ha deciso di non proseguire con l'apertura di un procedimento processuale, visto che manca uno degli elementi essenziali del reato: lo scopo di lucro.

La giurisprudenza della Cassazione e la normativa necessaria sul poker live

La Cassazione, in una sentenza del 2015 (40512/15) ha ribadito questo concetto: senza fine di lucro non vi è alcun reato di esercizio di gioco d'azzardo.

Questo provvedimento però rischia di creare ancora più confusione. E' necessario regolamentare il poker live. L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha appena annunciato il riordino del gioco terrestre, con l'introduzione delle Special Gaming Hall che potrebbero essere le location perfette per ospitare tornei low stakes di texas hold'em, seguendo le indicazioni chiare della Corte di Cassazione (tornei con buy-in di modico valore e con divieto di rebuy).

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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