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Alpha 5.20: è francese uno dei bulli di PokerStars.com

Avete presente quei giocatori di poker che da anni stampano soldi, senza che nessuno o quasi sappia nulla di loro? La storia di Raphael "Alpha 5.20" Cerpedes potrebbe senz'altro essere riassunta così, ma probabilmente merita qualcosa di più.

Il suo incontro con il poker, per lui che è francese ed ha una solida formazione scientifica alle spalle, avviene in modo del tutto casuale nel 2006, quando aveva vent'anni: "Era primavera, ed a causa di un infortunio alla spalla non potevo muovermi molto, così passai un po' di tempo in compagnia di un amico, che scommetteva piccole cifre sullo sport. Il sito aveva anche una sezione dedicata al poker online, e dopo molta insistenza mi convinse a provarlo, senza che io conoscessi neppure le regole".

Da allora si appassiona al gioco, ma complice un viaggio negli Stati Uniti riprenderà a giocare con una certa costanza soltanto nell'estate del 2007, dedicandosi però principalmente al cash game live: "Ero riuscito a guadagnare circa 2.000 € fino a quel momento, sia online che in piccole partite casalinghe. Decisi di darmi una possibilità al casinò di Lione, per quella che sarebbe stata la mia prima sessione dal vivo".

Raphael con il figlio, in una foto recente

Era il 24 agosto, e giocando al NL1000 con 500 € davanti - avendo appena una pallida idea di quello che stesse facendo - vinse 1.600 € in una sera. Così, cominciò a giocare la mattina al casinò e la sera online: a settembre guadagnò in questo modo 10.000 €, e la sua motivazione per lo studio venne rapidamente meno. "Fu una decisione davvero stupida, quella di mollare gli studi mentre giocavo appena il NL50 fullring su PokerStars - scrive oggi su RunItOnce - anche se anni dopo si è rivelata ottima. Diciamo che si è trattato di una scelta sciocca con un risultato molto fortunato".

Già, perché a quei tempi nei casinò francesi di soldi se ne facevano parecchi: "Riuscivo a guadagnare 10.000 € al mese nonostante un'assurda rake al 4% senza CAP, e parallelamente salii fino al NL200 online per approdare al NL400 nel novembre del 2008". E da allora si può certamente dire che non si sia più guardato indietro.

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L'anno seguente viaggia molto, soprattutto in Asia, tanto da decidere di trasferirsi laggiù, facendo la spola fra il Vietnam e la Thailandia, finché nel giugno del 2011 si trasferisce stabilmente ad Ho Chi Min, la città più popolosa del Vietnam con oltre sette milioni di abitanti. Ma nel frattempo di fronte allo schermo del computer si dà decisamente da fare.

Nel 2010 diventa per la prima volta SuperNova Elite, cominciando a mixare anche il Pot Limit Omaha e giocando entrambi su tavoli normal: manterrà lo status fino alla fine del 2013, facendo registrare in ogni caso un profit assolutamente elitario. 

I dati che riassumono la sua carriera su PokerStars, aggiornati ad aprile 2014

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Online ha infatti giocato oltre sei milioni di mani, registrando un guadagno di 870.540 dollari, a cui va ad aggiungersi la rakeback: in totale, stiamo parlando di altri 480.000 dollari, fra l'altro esentasse (visto che a quanto lui stesso scrive "nel sud est asiatico finché hai a disposizione denaro a nessuno importa da dove arrivi").

Un risultato simile è stato possibile anche grazie ad un inizio del 2014 stellare, dove giocando principalmente al 400 e 600 - sia No Limit Hold'em che Pot Limit Omaha - ha guadagnato ai tavoli 148.000 dollari in poco più di 160.000 mani, per un EV bb/100 di 8.84 che lui stesso si affretta a definire come frutto di un momento particolarmente fortunato.

Sposato con una ragazza vietnamita e padre di un bimbo, continua a giocare cercando di non tenere mai più di 12 tavoli normal aperti, visto che lo ZOOM non gli piace e non avendo nella rapidità di pensiero una delle sue armi migliori, naturalmente secondo lui.

"A volte ho dei cali di concentrazione, che magari durano soltanto un quarto d'ora ma finiscono col costarmi un po' di soldi. In compenso credo di avere un grande controllo sulle mie emozioni, i risultati sul breve periodo hanno pochissimo impatto su di me, ed anche se non ho mai giocato sessioni per più di dodici ore ma mi prendo pochissimi giorni di pausa, giocando sempre almeno una sessione al giorno".

Da qualche tempo, visti i suoi risultati, Phil Galfond lo ha accolto nella propria squadra di coach, in cui certo non può sfigurare: certo avrà avuto fortuna quando giocava fuori bankroll con competenze minime, ma ad uno capace di sfoderare un grafico simile che cosa gli si può mai dire?

 

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