Poker onlineAnche se in molti oggi non lo conoscono, il nome di Bryce Paradis è uno di quelli che hanno segnato un'epoca, nel mondo del poker online: il canadese era una vera icona del Limit Hold'em high stakes, e nel 2007 fu capace di raggiungere risultati assolutamente incredibili.
All'epoca il No Limit Hold'em aveva già fatto intendere che avrebbe ben presto preso il sopravvento anche ai limiti più alti, tanto che in molti si erano già adoperati per una transizione, ma lui rappresentava l'eccezione: specialista di heads-up e refrattario a cimentarsi nel 6-max dove comunque era vincente, a 23 anni c'era un solo uomo a cui non dava azione nel testa a testa, il mostro sacro della specialità Matt "Hoss" Hawrilenko.
"TheBryce" è stato uno dei primi coach a raggiungere il grande pubblico con i suoi video, guadagnandosi ben presto la stima, il rispetto e non di rado anche i soldi di molti dei professionisti più in vista dell'epoca, ed anche di chi sarebbe diventato grande negli anni a venire ma ancora non lo era. Il ragazzo aveva davvero capito qualcosa che ai più sfuggiva, come dimostra il fatto che già nel 2007 parlasse diffusamente della GTO applicata al poker, quando pochissimi ne erano a conoscenza.
Il campione di mani è piccolo, ma non per chi giochi high stakes e soprattutto heads-up
Ma com'era riuscito a raggiungere i vertici del poker online mondiale, in un periodo in cui certo scalare i livelli era più semplice ma arrivare fino in cima niente affatto banale? Si era avvicinato a giocare a poker online già all'inizio del 2005, quando non aveva neppure 21 anni, grazie al classico amico che poi non farà molta strada in questo mondo.
In quegli anni molti giocatori di Magic The Gathering si stavano approcciando al poker, e dopo aver letto un po' della letteratura che aveva trovato in giro ed essersi fatto le ossa in una piccola poker room online canadese, in estate era già al $5/$10, naturalmente di Limit Hold'em. Durante il suo primo anno guadagnerà poco più di 100.000 dollari, e così nell'estate del 2006 si trasferisce su Partypoker per giocare il $20/$40.
Nell'ottobre di quell'anno però la mannaia dell'UIGEA si abbatterà sulla poker room, e così PartyPoker nonostante all'epoca fosse la poker room di riferimento negli USA abbandona il mercato a stelle e strisce: per Bryce è il momento di guardarsi attorno ancora una volta. La scelta cadrà su Full Tilt Poker, per una ragione: qui ci sono i tavoli heads-up, quelli dove ben presto sarà in grado di fare davvero la differenza.
Prima della fine dell'anno sta infatti già giocando il $50/$100, riprendendo anche le sue stesse sessioni per analizzarle in seguito anche da un punto di vista matematico, da sempre uno dei suoi punti di forza.
Il grafico del 2007 di Paradis, che si riferisce ai numeri precedenti
Quell'anno rappresenterà l'apice della sua carriera: in seguito continuerà a giocare Limit Hold'em ma a livelli inferiori, e con alterne fortune. Sperimenterà anche qualche problema di burnout che lo convincerà a distaccarsi sempre di più dal poker giocato, fino a quando nell'estate del 2012 chiederà alla propria ragazza di sposarlo, ed al tempo stesso deciderà di distaccarsi dal poker giocato.
Dopo aver passato momenti duri sia a livello personale che come professionista, questa è la lezione che si sente di lasciare a quanti possano trovarsi in situazioni analoghe, non soltanto a causa delle asperità insite in una carriera dedicata al poker online: "Quando ci si trova in una brutta situazione, è facile immaginare come le cose non possano che peggiorare, ma solo per il fatto che non si è in grado di pensare a come ci possano essere dei miglioramenti non significa che non ce ne saranno. Se non sei stato onniscente al punto da poter prevedere quanto di brutto ti è capitato, non c'è motivo per credere che sarai in grado di prevedere anche le cose belle che ti aspettano".
Ed il ragazzo di Edmonton, che solo fra un po' compirà 30 anni, nonostante sia ancora molto giovane ha già vissuto entrambe le cose, accarezzando la gloria ed incassando le sportellate: non sarà stato facile, e forse neppure bello in ogni momento, ma probabilmente ne è valsa comunque la pena.
