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Rivoluzione: Playtech, Snai e iPoker verso la vendita per $3,7 miliardi

Aristocrat Leisure Ltd, società australiana leader nella produzione di slot machines, ha raggiunto un accordo per l'acquisizione della nota software hose Playtech, proprietaria anche del  network iPoker, e del bookmaker italiano di riferimento Snai.

Il deal è stato raggiunto sulla base dei 5 miliardi di dollari australiani, al cambio 3,7 miliardi di dollari statunitensi.

Playtech è stata valutata 9,35 dollari per azione (680 pence per share). Alla borsa di Londra il titolo è stato rivalutato stamani del 57% ed è stato scambiato fino a 675 pence.

Aristocrat ha ricevuto lettere d'intenti o accordi irrevocabili a supporto del deal da investitori che detengono il 20,7% delle azioni di Playtech, compreso il maggior azionista.

Se l'operazione andrà in porto, l'incorporazione pone la società australiana come leader nelle forniture per i casinò live e online, essendo Playtech la software house di riferimento nel mondo dell'e-gaming.

Playtech: una vendita che era nell'aria

La vendita era nell'aria da molto tempo. Teddy Sagi, il miliardario israeliano fondatore di Playtech e iPoker, aveva già iniziato la fase di dismissione da diversi anni, vendendo gradualmente pacchetti di azioni della sua creatura per reinvestire in altri settori (in particolare nella creazione di piattaforme per il trading online).

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Inoltre il ban in molti stati degli USA non permetteva a Playtech di entrare in quel mercato emergente per le scommesse. Con il cambio di proprietà ci potrebbe essere un drastico cambio di orizzonti, con l'ingresso in Australia e negli States, ma non solo.

Aristocrat punta forte sul brand Snai per il mercato europeo

Si apprende da Bloomberg, che Aristocrat punterebbe forte sul brand Snai per aprire una nuova finestra nel mercato europeo ed anche negli Stati Uniti. E' quindi probabile vedere il bookmaer toscano, nei prossimi anni, protagonista di una crescita anche oltre confine.

Il cambio di proprietà per iPoker muta anche gli equilibri nell'online: il network ha necessità di un rilancio e nuovi investimenti per tenere testa alle forte concorrenza internazionale (Pokerstars, GGPoker, 888 e partypoker) e può essere un asset strategico anche negli USA, considerando la regolamentazione crescente in molti stati.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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