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La "Cit" delle WSOP è: "Mr Moorman, lei è bravo, ma è anche molto fortunato..."

Lo strano caso Moorman-Perry. Nelle vostre carriere di giocatori di poker più o meno forti, avrete senz'altro avuto a che fare con quel vostro avversario che vi addita come il "fortunato del tavolo" che hitta tutti i colpi.

In quel momento è molto facile che vi si ghiacci la giugulare.

Eh sì, perché dopo aver sentito quella frase, solitamente proferita dal giocatore meno esperto del tavolo che vuole dimostrare a tutti quanto è simpatico, vi capiterà di vedervi passare davanti tutta la run che stavate sperando di accumulare in quel torneo, dopo anni e anni di aridità in cui vi hanno preso le robe più irreali al river.

Il tutto a 90 left

Una cosa di questo tipo è capitata nell'ultimo day dell'Evento #43, il $500 Freezeout No-Limit Hold'em.

Lo scenario è quello del Day 2, la bolla per i 718 players in the money è scoppiata già da un pezzo e si gioca il livello numero 25, a T50.000.

La mano del peccato vede Moorman agire da Big Blind su una dinamica che racconta il push da Cut Off di Tytus Kalberer per circa 10 BB, reshovato da Mitchell Hecht sullo Small Blind e chiamato, dopo alcuni ragionamenti di sorta, da Moorman.

"Mr Moorman, lei è davvero fortunato"

Allo showdown si presenta questa situazione:

Kalberer q j

Hecht a a

Moorman 9 9

Il board, 6 7 7 10 8 regala la scala e il doppio KO a Moorman che diventa così il chipleader del torneo a circa 85 left.

David Perry , in quel momento al tavolo con Moorman, si lascia scappare la seguente frase: "Mr Moorman, mi avevano detto che lei fosse un buon giocatore, ma nessuno mi aveva parlato della sua gran fortuna".

Moorman non abbozza nessun sorriso, tanto meno nessuna risposta e il tavolo si adegua.

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Da quel momento in poi i due continuano a giocare in modo molto proficuo, vincendo e perdendo i colpi come se nulla fosse accaduto, vista anche l'esperienza di Moorman, abituato a ben altri palcoscenici.

Al giocatore inglese vengono ad un certo scoppiati anche gli assi neri a 11 left dal j 9 di Phong Than Nguyen in all in preflop, per un board che dice k 10 2 8 q e Moorman scende in quel momento a 18x circa.

Chris Moorman Courtesy Pokernews & Danny Maxwell

Final Table ed Heads Up

Al tavolo finale a 10, sono proprio David Perry e Phong Than Nguyen a cominciare con il maggior numero di chips, ma a giocare l'heads up conclusivo saranno lo stesso Perry e, guarda un po', Chris Moorman.

I due si sono misurati in tutta una serie di spot durante il final table, ma il più attivo è sempre stato l'inglese, autore della maggior parte delle eliminazioni.

I due hanno cominciato il loro testa a testa conclusivo con Perry in vantaggio 66,6M vs 53M del suo avversario e l'heads up non ha praticamente mai avuto storia.

David Perry Courtesy Pokernews & Rachel Kay Miller

Fino all'ultima mano, nella quale i due le hanno messe dentro sul flop 6 10 k , sul quale Perry puntava 6,4 milioni su un piatto limpato a T-2Milioni, raisato All In da Perry per questo showdown:

  • Moorman q j
  • Perry j 2

Al turn cascava un 2 , seguito da un 4 al river.

Perry levava le braccia al cielo, mentre Moorman, forse memore delle parole del suo avversario che lo apostrofava come "giocatore fortunato", faceva buon viso al suo secondo posto per un premio di $149,405. Per Perry braccialetto e primo premio da $241,729.

Hompage: Chris Moorman & David Perry Courtesy Pokernews & Rachel Kay Miller

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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