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Tilt Poker

Bankroll e tilt: come trasformare un ossimoro in un punto di forza

Tutti i lavori di questa terra, in misura ovviamente diversa, originano le più disparate forme di stress e questo non succede solo quando stiamo affrontando le nostre giornate, bensì le precepiamo anche nel medio e lungo periodo.

Questo tipo di insidie possono influire non poco sulla qualità delle nostre attività e se in un lavoro "normale" ci sono accorgimenti di natura classica che si possono prendere, dalle meno importanti, fino a quelle che richiedono l'intervento di un medico professionista, nel poker bisogna intervenire nel più breve tempo possibile, poiché il tilt che ne deriva potrebbe influire sul nostro bankroll.

Bankroll e tilt

La definizione di tilt ha sempre dei perimetri di colore grigio che non permettono l'esatta delimitazione di un parametro atto a misurare l'entità di quello che è a tutti gli effetti uno stato mentale.

Tale stato mentale non permette a chi ne viene colto di prendere decisioni in qualche modo razionali, lasciandosi prendere da quella frenesia che alcune volte coglie impreparati anche i giocatori migliori e il modo di giocare ne risente particolarmente.

Questo, nel breve periodo, o addirittura nell'immediato, può portare a perdere totalmente di lucidità e le mani successive ad un colpo sfortunato, piuttosto che valutato erroneamente, possono essere ancor più dolorose di quella da cui tutto è iniziato.

Il problema è che alla fine di quella sessione ti sentirai per giunta umiliato nel tuo orgoglio, perché con ogni probabilità ti sarai fatto battere da un giocatore che, in condizioni normali, avresti battuto praticamente sempre perché molto più scarso di te.

I migliori accorgimenti

Per evitare che questo succeda, devi innanzitutto conoscere te stesso e il tuo modo di reagire a determinate circostanze che si verificano nei tuoi tornei o nelle tue sessioni di cash game.

Innanzitutto, ancor prima di cominciare a giocare, verifica il tuo stato mentale e psicologico, quando stai per uscire da casa. Non ci stancheremo mai di dirvi che se non avete voglia di spaccare il mondo e mangiare il o i vostri avversari, è meglio se ve ne rimaniate a casa.

Postura, voglia di giocare, capacità di concentrazione e riposo sufficiente per affrontare una partita di tante ore, saranno il vostro pane quotidiano per avere la certezza di sedervi carichi e con la possibilità di combattere l'eventuale tilt che è seduto lì, di fianco a voi, in attesa che la sfortuna o un colpo tremendo gli faccia strada, e che esso si impossessi di voi.

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Stop Loss?

Il migliore consiglio tra tutti, è però quello di fissare un limite alle vostre perdite di denaro durante ogni sessione.

Se giocate un torneo sarà facile seguire questa regola: in un torneo freezeout, basterà sentire il dealer utilizzare la combinazione "sit-open" con l'indicazione della vostra sedia, e dovrete semplicemente alzarvi dal tavolo.

Nei tornei con formule che prevedono qualsivoglia tipologia di re-entry e di iscrizioni multiple, basterà decidere in anticipo su quanti nel volete effettuare ed essere molto ferrei con voi stessi.

Per quanto riguarda il cash game, invece, la vostra decisione pre partita, dovrà essere quella di decidere in anticipo quante poste ricaricare. Pur perdendo, sarete contenti di voi stessi, una partita di cash game dura tutta una vita e c'è sempre il tempo per recuperare una giornata sfortunata.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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