L'importanza della matematica in un gioco come il Texas Hold'Em, non la scopriamo certo noi e chi non ne possiede la conoscenza almeno delle basi, può considerarsi tagliato fuori da ogni possibilità di raggiungere determinati risultati nel medio e nel lungo periodo.
Nella sezione che dedichiamo alla strategia di base e avanzata su come imparare a governare il nostro gioco, abbiamo dedicato più di un articolo all'importanza della comprensione dei calcoli più basilari rispetto alla matematica applicata al Texas Hold'Em.
Le frequenze delle carte private
Va da sé che mettere in conto la necessità di prendere delle decisioni che porteranno ad una scelta giusta o sbagliata, prefigura il fatto che esse stesse vadano comprovate da uno studio e una pratica che non possono essere lasciate al caso.
Siamo tutti fortissimi a capire che la coppia di assi è la miglior mano possibile con la quale giocare i nostri colpi e ci aspettiamo di vincere ogni volta che la giochiamo, il discorso cambia quando ci accorgiamo che almeno una volta su cinque quella coppia non reggerà di fronte allo sconfinato range avversario che incontreremo nella nostra lunga vita da giocatori.
L'enunciato di partenza, quindi, è quello che statisticamente, a parità di skills dei giocatori impegnati al tavolo, le mani più forti vincono con più frequenza allo showdown rispetto alle mani deboli. E fin qui non ci piove.
Ma cominciamo dalla probabilità che le combinazioni di due carte possano capitarci tra le mani, ecco uno specchietto che potrebbe aiutarvi:
STARTING HAND | PERCENTUALE |
---|---|
Qualsiasi coppia determinata ( 2-2 / 3-3 / A-A, ecc ) | 0,45% |
Coppie alte da 10/10 in su | 2,24% |
Qualsiasi coppia | 5,88% |
Suited connector | 3,9% |
Due carte qualsiasi suited | 23,53% |
Connector di qualsiasi valore | 15,7% |
Questa è una buona base di partenza per capire quali siano le frequenze delle mani che possono capitarci in qualsiasi momento della nostra sessione di cash game, o del nostro torneo, non importa se live oppure online.
La forza delle mani
Come avete appena potuto notare, più specifica è la ricerca di una mano e meno probabile sarà la frequenza della sua uscita.
La percentuale più bassa sarà quindi quella che vogliamo abbinare alle coppie specifiche, da quelle che ci interessano di meno, quelle basse, fino a quelle che invece vorremmo vedere molto spesso, gli Assi o i Kappa.
A prescindere dal valore delle coppie, però, la matematica non è stata inventata per il gioco del poker, per cui per essa una coppia di Kappa o di Assi, avrà la stessa e identica probabilità di uscita di una coppia, ad esempio, di 5.
Se volete fare riferimento al valore delle mani e alla loro scala gerarchica, vi sarete accorti che due carte connectors senza dare loro uno specifico valore, ci verranno servite, di media, una volta ogni 4 distribuzioni circa, mentre per ricevere qualsiasi coppia del mazzo, attenderemo circa 20 distribuzioni.
Se non ricevete una coppia alta per un po' di tempo, diciamo da quella di 10 in su, niente paura, la vedrete di media ogni 50 mani.
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