Un’organizzazione internazionale di gamblers ha messo in piedi un “sofisticato” sistema tecnologico per scommettere in modo - secondo le autorità - non regolare sui risultati delle partite e di altri eventi sportivi, sottraendo milioni di euro ai bookmakers. A settembre vi avevamo parlato dell'inchiesta dell'Europol che aveva portato all'arresto, in Spagna, di 23 persone. Oggi siamo in grado di ricostruire come agiva questo gruppo.
Il loro trucco consisteva nell’intercettare il segnale televisivo prima che arrivasse agli operatori di gioco, e approfittare così del ritardo per puntare a quote favorevoli con la certezza di vincere. Intercettavano il segnale dai monitor degli stati e, grazie a una tecnologia superiore, riuscivano di 20-30 secondi almeno a anticipare i bookmakers. A volte il vantaggio era anche superiore ai 2 minuti.
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Da Telegram all'Iran: come si muovevano i gamblers-truffatori
La polizia spagnola (insieme agli agenti internazionali dell'Europol) ha scoperto e smantellato questa rete di presunti criminali a maggio, nell’ambito dell’operazione Mursal. Secondo quanto riportato dal quotidiano El Paìs, le indagini del Centro nazionale di polizia per l’integrità nello sport e nelle scommesse (Cenpida) hanno individuato in Iran il canale Telegram dove i truffatori ottenevano i codici per accedere illegalmente al segnale satellitare. L’Interpol e l’Europol sono state coinvolte nel'indagine.
Il metodo: le antenne paraboliche di 2,40 metri
I truffatori usavano due metodi “innovativi” per sfruttare i ritardi di trasmissione, che in gergo tecnico si chiamano latency. Questi ritardi variano tra i 20 e i 120 secondi, secondo l’Europol.
Il primo metodo consisteva nell’usare delle antenne paraboliche di 2,40 metri di diametro, installate nella casa del presunto capo dell’organizzazione.
Queste antenne si collegavano ai satelliti e intercettavano le immagini inviate dalle telecamere dagli stadi, prima che fossero elaborate e trasmesse dagli studi televisivi. Per fare questo, usavano dei codici (detti feed) che gli permettevano di decodificare il segnale e riceverlo in anticipo sul computer (codici che prelevavano dal canale irianiano operativo su Telegram). Poi scommettevano in diretta su eventi di calcio nei mercati dei gol o dei calci d’angolo.
Le prove di questo sistema sono state raccolte dalla polizia spagnola. I presunti illeciti riguardavano partite di calcio dei campionati asiatici e del Sud America, ma anche di match di tennis.

Il courtsiding applicato al calcio
Si avvalevano anche di un’altra strada per beffare i bookmakers sul tempo. Il secondo metodo era più “umano” e consisteva nell’usare una o più persone che assistevano agli eventi sportivi dal vivo e comunicavano in tempo reale su chi scommettere dopo un goal o un calcio d'angolo. Questo è un metodo che si usa da anni per puntare sul tennis ed è noto come courtsiding.
Il courtsiding è una pratica che sfrutta proprio il ritardo del segnale sulla variazione del punteggio live di una partita, non è ritenuta una pratica illegale ma è vietata nella maggior parte dei paesi europei e occidentali. Evidentemente però in Spagna la pensano diversamente e ritengono che vi siano gli estremi della truffa.
E' vietata non solo dai circuiti internazionali e dalle federazioni ma anche dai bookmakers perché è un vantaggio che gli scommettitori si riservano verso il banco ma è un edge non legato alle proprio skills, alle proprie abilità, ma attraverso uno stratagemma.
Scommettere in modo legale in Italia
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