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Chiama con 9 alto fino al river e vince il piatto. Scatta un'indagine di sicurezza al Wynn

Di situazioni singolari nel poker ne abbiamo viste e commentate di tutti i colori e alcune di esse hanno lasciato strascichi di una certa rilevanza mediatica.

Tra queste vi salterà subito alla mente il call con la ormai celeberrima "J-4" della Robbi Jade Lew Lew ai danni di Garrett Adelstein, oppure le mai sopite polemiche del caso Giaroni in Francia.

Ma sono solo due episodi che la mente permette di affiorare, una sorta di scusa per cominciare a parlare di un altro call molto discusso, che ha visto la luce durante una partita di cash game al Wynn di Las Vegas.

Nick Marchington il protagonista della vicenda

L'inglese Nick Marchington è un quotato giocatore di poker live, che bazzica spesso in quel di Las Vegas e famoso nell'ambiente, poiché Hendonmob palesa per lui vincite da oltre 2 milioni di dollari in tornei live.

Nick Marchington

La cosa più particolare che dovrebbe scagionarlo da ogni accusa truffaldina, è che l'episodio è stato condiviso su Twitter proprio dal giocatore britannico.

Il suo post non è esattamente scritto con tutte i crismi, visto che mancano tante informazioni su come è andato il colpo, ma la sostanza è che lui giocava con un 6 e con un 9 in mano.

Una chiamata clamorosa

Com'è o come non è, il nostro eroe ha deciso di chiamare su ogni strada su questa texture: A-Q-5-7-J, callando anche al river con 9 alta e portando a casa il piatto da $12.000.

Questo il post su "X", sul quale viene resa nota anche l'indagine di sicurezza per quella action.

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Come noterete alla fine del post, è lo stesso Nick Marchington ad auto dichiararsi una "degenerate calling station"

Le indagini, delle quali vi daremo i risultati nei prossimi giorni, sono ovviamente ancora in alto mare e nessuno si è ancora presentato sui social per chiarire ciò che ne è venuto fuori.

Ma noi attendiamo pazienti.

Foto in homepage: Nick Marchington courtesy Pokernews & Danny Maxwell

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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