Vai al contenuto
ian simpson tornei cash game
Logo 888

Sei più adatto ai tornei di poker o alle partite cash game? Scoprilo con Ian Simpson

Chi muove i primi passi nel poker è chiamato a una scelta binaria sul format di gioco: buttarsi sui tornei o invece prediligere il cash game? Molto dipende da inclinazioni e idiosincrasie personali.

Per capire quale è la modalità di gioco più adatta a voi ecco l'aiuto dell'ambassador 888 (poker) Ian Simpson, protagonista di un video orientativo pubblicato sul canale YouTube della poker room.

Capire le differenze

Per iniziare il professionista inglese evidenzia le differenze tra le due modalità di gioco.

"Le partite cash game tendenzialmente offrono una esperienza di gioco più consistente. Di solito giochi con 100 bb e c'è una varietà di scenari più ridotta che incontrerai. Dall'altro lato i tornei sono molto più complessi con tantissime variabili: stack medi, stack small, taglie e ovviamente l'ICM. Anche giocare un torneo normale rispetto a un torneo con taglie può far sentire di giocare un gioco completamente diverso. C'è così tanto da capire che a volte può essere soverchiante acquisire familiarità con ogni tipo di gioco: capire le differenze ti aiuterò a comprendere quale sia meglio per te."

Pro e contro dei tornei

Simpson analizza poi le due facce della 'medaglia tornei di poker'.

"Se vuoi concentrare le tue energie sui tornei preparati a lunghe sessioni, pause limitate e a rispettare lo schedule predeterminato. Puoi trovarti fuori dal torneo alla prima mano o puoi grindare per ore e ore, non puoi mai sapere come andranno le cose e questo è ancora più vero per quanto riguarda i risultati. Dall'altro lato i tornei sono un format di gioco super eccitante e danno la possibilità di vincere grandi premi. Ti trovi a giocare contro tanti avversari diversi e se sei fortunato puoi anche assaporare l'esperienza e l'adrenalina di giocare un tavolo finale. In più di solito nei tornei ci sono tanti avversari ricreazionali che rendono la competizione più soft e alzano il tuo ROI."

Pro e contro del cash game

L'inglese passa poi ad analizzare punti a favore e punti contrari delle partite cash game.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

"Uno dei vantaggi principali del cash game è la flessibilità: puoi sederti o alzarti dal tavolo quando vuoi. Questo ti permette di mantenere una routine di gioco più sana e sostenibile. Inoltre, puoi alzarti coi tuoi soldi in qualsiasi momento, e questo è un lusso che nei tornei semplicemente non c'è. Anche la strategia nei tavoli cash game può essere più lineare: non devi gestire i blinds che aumentano né preoccuparti di “scoppiare” in bolla. Detto questo, non è tutto rose e fiori: la competizione nei tavoli cash è generalmente più dura e troverai meno giocatori occasionali. Serve un livello di skill più elevato per vincere in modo costante, e non esistono i "big shot" che puoi centrare nei tornei. Un lato positivo, però, è che le variazioni del bankroll sono meno estreme rispetto ai tornei."

Gestire la varianza

Un fattore molto importante nella decisione della specialità da giocare, secondo Simpson, è il rapporto con le fluttuazioni del caso.

"Capire la varianza e il proprio grado di tolleranza agli swing è cruciale per decidere che tipo di gioco fa per te. Nei tornei la varianza è molto più alta: solo circa il 15% del field va a premio, quindi è normale uscire a mani vuote spesso. Tuttavia, quando centri una deep run, i premi possono essere cento o anche mille volte il tuo buy-in. Nelle partite cash game, invece, c’è più stabilità. Anche se può sembrare una routine più monotona, affinare il proprio gioco nei tavoli cash può portare a profitti costanti, anche se piccoli. Quindi chiediti: sei pronto a reggere le montagne russe dei tornei, o preferisci la strada più regolare e prevedibile del cash game?"

Il fattore divertimento

Infine, Simpson sottolinea la necessità di non dimenticarsi del divertimento personale.

"Al di là della strategia, è importante capire quale tipo di poker ti diverte di più. I tornei portano emozione, imprevedibilità, adrenalina – soprattutto quando arrivi al tavolo finale. Fare una deep run è una sensazione incredibile, ed è proprio questo che spinge tanti giocatori a tornare ai tornei. Dall’altra parte, il cash game è più regolare. Non ci saranno situazioni in cui moltiplichi il tuo investimento per cento, ma avrai più spesso piatti grossi da contendere. Alla fine, si tratta di capire cosa ti diverte davvero al tavolo da poker: prova entrambi i formati e scopri quale ti dà più soddisfazione."

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI