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Scandalo in Danimarca: noto player ruba 10.000.000€ grazie ad un trojan

[imagebanner gruppo="gazzabet"]Negli ultimi giorni è venuta a galla una vicenda in Danimarca che sta facendo il giro del mondo e che, a detta di molti, potrebbe rappresentare il più grande caso di truffa nella storia del poker.

Il tutto nasce da una dichiarazione ufficiale della polizia danese, che attraverso il portavoce Torben Koldborg Frederiksen, ha comunicato di aver ricevuto una denuncia da parte di un gruppo di giocatori danesi high stakes nei confronti di un noto connazionale di 32 anni, accusato di averli truffati per diversi milioni di euro negli ultimi nove anni.

Del protagonista di questa vicenda, per ora, si sa solo che ha 32 anni, è danese e ha vinto un titolo EPT. La polizia danese ha ordinato il riserbo assoluto sul suo nome, pertanto, anche se le sue generalità circolano ormai da diverse ore sui forum internazionali, ci atteniamo a queste direttive e parleremo di lui in maniera completamente anonima.

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Il suo modo di truffare i giocatori agli High Stakes Online era molto arguto: installava un complesso trojan sul computer degli avversari e attraverso questo programma era in grado di vedere le loro carte in diretta mentre ci giocava contro. Con questo sistema sarebbe riuscito a sottrarre più di 10 milioni di euro negli ultimi nove anni, truffando quasi tutti i giocatori high stakes danesi e scandinavi e mandando sul lastrico la maggior parte di questi.

La sua truffa, che ricorda moltissimo quella denunciata da Johnny Lodden, ha ovviamente suscitato molti quesiti, il primo dei quali riguarda la difficoltà nell'installare il trojan sul computer dei suoi avversari. A tal proposito c'è una dichiarazione scioccante rilasciata da una delle vittime al portale danese MX.dk. Il giocatore in questione avrebbe scoperto di essere stato truffato quando, una volta rincasato dopo un pomeriggio fuori, avrebbe notato che il suo computer era stato riavviato in sua assenza.

Insospettito da quell'anomalia, avrebbe controllato le registrazioni delle telecamere di sicurezza di casa sua, solo per scoprire che erano state disattivate per 15 minuti durante il pomeriggio. Il giocatore avrebbe allora fatto analizzare il PC da un tecnico esperto che avrebbe confermato i suoi timori: qualcuno aveva installato un trojan manualmente (tramite chiavetta USB), agendo proprio in quei 15 minuti nei quali le telecamere erano state staccate.

Al di là di questa incredibile testimonianza, ci sarebbero stati anche altri metodi più semplici utilizzati dallo scammer per portare avanti la sua truffa. Il primo fattore in questo senso riguarda la fama e la notorietà del 32enne, che è estremamente conosciuto in Danimarca per aver vinto un EPT e per aver guadagnato molto bene agli High Stakes Online in passato.

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Questa reputazione di giocatore vincente gli avrebbe permesso di diventare amico di tutti i giocatori di spicco della Danimarca e, a quanto pare, di conquistare la loro fiducia al punto di fargli installare in prima persona il programma in questione sui loro computer via Skype o tramite gli allegati delle email, senza suscitare sospetti. Secondo alcune indiscrezioni, poi, avrebbe addirittura regalato dei computer alle sue vittime designate, che mai avrebbero sospettato di questa truffa e avrebbero utilizzato i nuovi apparecchi per giocare online.

Come se non bastasse, ci sono voci riportate dal sito igaming.com secondo le quali ci sarebbe anche il coinvolgimento di un tecnico della polizia danese, che avrebbe aiutato il giocatore fornendogli un software che le forze dell'ordine utilizzano per spiare i computer dei criminali.

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Viktor Blom è una delle vittime confermate di un'altra truffa di qualche anno fa che riguardava l'account sharing

Il riserbo che c'è sull'identità del truffatore è simile a quello che c'è sulle vittime, da parte delle quali era atteso un comunicato congiunto per la giornata di ieri. Tuttavia la dichiarazione ufficiale non c'è stata ma il web si è scatenato nell'individuare i loro nomi, che non sarebbero poi così celati visto che il truffatore era amico di tutta l'elitè del poker danese.

Tuttavia nella sua trappola ci sono finiti anche giocatori non originari della Danimarca: l'anno scorso, infatti, questo giocatore aveva ammesso di aver fatto account sharing contro Viktor Blom in passato e di aver vinto 800.000$ da "Isildur1" grazie a questo scam. Nella girandola di nomi venuti fuori c'è anche quello di Dan "jungleman12" Cates, che dopo il Black Friday si trovò "costretto" a grindare sulle poker rooms europee e dichiarò in più occasioni di aver notato comportamenti anomali da parte degli avversari.

Tuttavia, al momento non ci sono conferme ufficiali oltre al comunicato della polizia danese e pertanto non ci resta altro da fare che attendere ulteriori sviluppi, che ovviamente vi segnaleremo prontamente.

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