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Da circa un anno a questa parte Gus Hansen è il più grande perdente della storia del poker online. Un triste primato che il danese si è "guadagnato" lasciando sui tavoli oltre 20 milioni di dollari, tutti ai giochi high stakes di Full Tilt Poker. Una cifra mostruosa, che ha inevitabilmente intaccato pesantemente le finanze del danese, nonostante gli 11.2 milioni di dollari vinti nei tornei live e una carriera di successo nelle partite di cash game dal vivo.
Delle perdite di Gus Hansen si sente parlare da moltissimo tempo ed è ormai opinione diffusa (e difficilmente negabile) che l'ex sponsorizzato di Full Tilt Poker sia un fish agli High Stakes Online. Il suo nome è inevitabilmente legato all'idea di un giocatore scarso, che si siede ai tavoli virtuali e regala soldi agli avversari, soprattutto attraverso call molto discutibili che lo hanno reso il cliente preferito di molti squali degli high stakes.
Tuttavia, per quanto possa sembrare incredibile, c'è stato un tempo in cui Gus Hansen non solo non perdeva milioni di dollari online ma addirittura li vinceva. Di fronte a una dichiarazione del genere si potrebbe pensare che il riferimento sia agli albori del poker virtuale (2003-2004) e a rooms sconosciute e invece non è così: il buon Gus era un ottimo vincente su Full Tilt Poker fino al dicembre del 2008.

Ma partiamo dalla fine, analizzando il suo grafico a ritroso. Il primo aspetto che salta all'occhio è ovviamente la sua incredibile discesa verso i 20 milioni di passivo, che è iniziata nell'ottobre 2012: da quel momento Gus non è più riuscito a vincere nulla, mettendo in mostra una ben poco invidiabile diagonale.
Fino a quel momento, il suo passivo era contenuto ad "appena" 3.21 milioni di dollari. Cifre pazzesche per noi comuni mortali ma non esagerate per chi gioca ai nosebleed e ha un bankroll molto ampio grazie a sponsorizzazioni e vincite milionarie nel poker live. Prima del tracollo che lo ha portato a essere il top loser del poker online, si può osservare un lungo periodo di pausa per "the great dane": dal maggio 2011 all'ottobre 2012 Gus non gioca nemmeno una mano, restando lontano dai tavoli high stakes per circa 18 mesi.
Uno stop forzato dal Black Friday? Assolutamente no visto che il danese vive da anni a Montecarlo. Un tentativo di dire basta a quei tavoli dove era già in forte perdita? Probabile, considerando che tra il 2010 e il 2011 Gus visse uno swing pazzesco: da -10 milioni di dollari fino a -3.21. Allo stesso modo, anche nel 2009 c'erano state le prime avvisaglie che qualcosa non andava, con un negativo di circa 6 milioni di dollari.

Giungendo al 2008 nel nostro viaggio a ritroso, si possono finalmente trovare i giorni d'oro di Gus Hansen. In quell'annata, infatti, iniziò con un pesante negativo di oltre 2 milioni di dollari ma l'8 luglio arrivò la svolta: 5 milioni di dollari vinti in 5 mesi e il grafico che si porta in positivo di 3.14 milioni di dollari, il picco più alto mai raggiunto dal danese.
Certo, all'epoca non c'erano avversari come Alex "alexonmoon" Luneau e Dan "Jungleman12" Cates ma Gus se la doveva comunque vedere con gente come Tom "durrrr" Dwan e Phil Ivey, giocatori a cui riuscì a vincere diversi milioni di dollari in quei mesi. Peccato, poi, che non riuscì nemmeno a chiudere l'anno solare in positivo, visto che metà di dicembre bruciò tutto il profitto in pochi giorni (come dimostra il grafico in picchiata) e concluse il suo 2008 a -619.000 dollari.
Per lui si trattò dunque di un breve lasso temporale nel quale era un ottimo vincente su Full Tilt Poker. Arrivò poi la seconda metà di dicembre e successivamente il 2009 e quello fu l'inizio del lento e inesorabile declino di Gus Hansen che, come abbiamo visto, ha vissuto incredibili swing e per poi ritrovarsi oggi, dopo 1.5 milioni di mani giocate agli High Stakes Online, con un passivo di 20 milioni di dollari.