Domenica si giocherà negli USA la 49esima edizione del Super Bowl, con la finalissima fra i campioni uscenti dei Seattle Sheahawks ed i New England Patriots: un evento mondiale che negli Stati Uniti è poco meno che religione, e che fatalmente attira un mucchio di denaro in scommesse, per la stragrande maggioranza illegali.
Del resto, non potrebbe essere diversamente, visto che al di là dell'oceano si può scommettere in tutta regolarità soltanto in Nevada, e non tutti hanno il tempo o la voglia di fare il tragitto che li porterebbe dal loro divano fino a Las Vegas e ritorno: risultato, gli appassionati statunitensi scommetteranno sul Super Bowl una cifra vicina ai quattro miliardi di dollari, ma soltanto le briciole passeranno attraverso il circuito regolamentato.
In particolare, un recente studio della American Gaming Association ha stimato che complessivamente verranno piazzate scommesse illegali per un ammontare pari a 3 miliardi ottocento milioni di dollari, mentre appena cento milioni verranno giocati in Nevada.
Il tema naturalmente è complesso, non fosse altro che per gli enormi interessi economici in ballo, ma a riaccendere il caso ci ha pensato lo scorso novembre Adam Silver, avvocato e soprattutto commissario della NBA, che dalle colonne del New York Times scriveva: "Al di fuori dagli Stati Uniti, le scommesse sportive ed altre opzioni di gioco sono popolari e regolamentate - annotava - e nel nostro Paese molti Stati offrono lotterie ed hanno casinò. Alla luce di questi cambiamenti, le leggi che regolano le scommesse sportive dovrebbero essere modificate".
Di acqua dal 1992 - quando venne approvato il Professional and Amateur Sports Protection Act, che impedisce agli Stati dell'Unione di offrire scommesse - ne è insomma passata sotto i ponti, e si fa sempre più nutrito il partito di chi trova illogico opporsi a quello che il pubblico vuole e quindi (legalmente o meno) ottiene.
Trattandosi di fiumi di denaro che, una volta incanalati in un flusso regolamentato, garantirebbero alle casse dello Stato proventi non certo trascurabili in molti scommettono su un deciso cambio di rotta in questo senso, che comunque non arriverà certo in tempo per il prossimo Super Bowl...