Famoso anche in India, dove per molti è “texdolly”, Doyle Brunson torna a scrivere dal suo blog personale dopo una paio di settimane di assenza. “Sono stato a giocare cash game a Los Angelses, la scorsa settimana. C’erano diversi ragazzi simpatici (e anche ricchi) con cui mi sono divertito parecchio.
Uno di loro era un vecchio amico che non vedevo da 35 anni. Mi ricordo che non aveva un dollaro bucato in tasca ed invece oggi ha centinaia di milioni. Ha avuto un discreto successo. Comunque ho giocato in due occasioni vincendo in una e perdendo nell’altra.
Quando sono arrivato nella casa in cui si giocava sono rimasto stupefatto: era da cinque piani in alto sulla cima di una montagna che sovrastava la città. L’ascensore era rotto e mi sono dovuto fare tutte quelle scale di marmo con la mia stampella. Le mie gambe e le mie ginocchia sono così mal ridotte che ho problemi a dormire la notte. Non ci tornerò più fin quando non avranno aggiustato l’ascensore.
All’ultimo piano della casa, dove si giocava, c’era un pianoforte. Era appartenuto a Nat King Cole, e così mi sono seduto a suonare una vecchia canzone che mi aveva insegnato mia madre quando avevo sei anni.
Ogni volta che volo in aereo penso a quanto sia ingiusto il nostro sistema. Di solito prendo una sedia a rotelle per raggiungere più facilmente il gate, ed ogni volta suona l’allarme perché ho una protesi di metallo nella spalla. Allora vengono quelli della sicurezza e mi controllano da capo a piedi. Ok che è necessario, ma sembra anche un po’ estrema come cosa. Il divertente è che pare che tutti quelli della security siano appassionati di poker, perché mi riconoscono subito, anche se ciò non li distoglie dal controllarmi accuratamente. Mi devo pure togliere le scarpe, la cinta e le altre cose solite.
La mia pubblicista, Lara Miller, ha venduto tutto quello che possedeva tranne ciò che poteva trasportare in uno zaino. Ha lasciato la sua attività lavorativa e si è imbarcata in un viaggio intorno al mondo della durata di 3-4 anni. Attualmente è in India, e tiene un suo blog ed usa Tweeter per dare aggiornamenti sul suo viaggio. Ha un budget di 14 dollari al giorno e si muove in autostop tra l’Asia e L’Europa.
Non oso immaginare a quanti pericoli possa andare incontro, ma lei è molto determinata. Ho provato a parlarle per farle capire che rischia di essere stuprata, ma non c’è stato verso. Allora, siccome è molto attraente ed ha solo 34 anni, le ho consigliato di preparare dei fogliettini in tutte le lingue con su scritto: “Fai come vuoi ,ma sappi che ho l’AIDS”. Magari una cosa del genere potrebbe salvarla, ma ho davvero paura per lei: così sola in paesi stranieri.
Comunque mi ha mandato un messaggio dicendo che prosegue tutto alla grande, e che in India gli unici giocatori di poker conosciuti sono “texdolly” e “unabomber”. Molto divertente!
Qualcuno mi ha mandato una mail con un elenco simpatico dei libri più corti del mondo. Ho pensato che alcuni di loro fossero divertenti così li ho scritti su Twitter. La risposta dei miei followers è stata massiccia, anche se ne ho persi circa 900 perché non gli piaceva l’alto numero dei messaggi. Adesso sono tornato a quota 345.000. Quello che hanno nominato di più è stato “Umiltà” di Phil Hellmuth; il mio preferito è invece “Diversi modi di pettinare i capelli” di Doyle Brunson.
Adesso è ora di un po’ di relax in Montana. Me ne starò con i miei cani e la mia famiglia, e voglio battere Todd al poligono di tiro.”