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Dan Harrington: "Il No Limit Hold'em? Negli anni '90 era in crisi, poi..."

[imagebanner gruppo=pokerstars] Chiunque si sia avvicinato al gioco del poker, presto o tardi non ha potuto fare a meno di imbattersi nel nome di Dan Harrington e di uno dei suoi libri dedicati al No Limit Hold'em, che oggi faranno sorridere più di qualcuno ma all'epoca hanno rappresentato un punto di partenza per un gioco che conoscevano in pochi, perlopiù veterani come lui.

"Nel 1996 sono uscito dal mondo del poker per dedicarmi ad altri business - ha rivelato a PokerListings.com - volevo investire il denaro vinto nel Main Event WSOP l'anno prima in altri settori, le opportunità finanziare attorno alla metà degli anni Novanta sembrava che stessero diminuendo nel mondo del poker". Ma poi arrivò il 2003, il poker sbarcò in televisione, e da lì in poi cambiò tutto.

"E' stato merito di internet, e naturalmente delle trasmissioni televisive - sottolinea - vidi giocare queste persone in TV e mi dissi, mi ricordo come si gioca a questo...Così in quel periodo ripresi a competere nei tornei, e riuscii ad avere un altro paio d'anni profittevoli". Ed in effetti, numeri alla mano andò proprio così.

Dopo la vittoria del Main Event WSOP del 1995, che gli fruttò un milione di dollari tondo tondo, Dan Harrington ha ottenuto due dei suoi risultati più importanti in carriera, grazie al successo nel WPT Legends of Poker del 2007 che gli valse 1.635.000 $ ed il clamoroso terzo posto nel Main Event WSOP del 2004, quando intascò 1.500.000 $ dopo che appena l'anno prima era stato quarto per 650.000 $: non male, per uno che si era ritirato.

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Dan Harrington dopo il suo successo più ricco, quello al WPT

A questo riguardo, la sua testimonianza è interessante perché Harrington ammette senza alcun problema che - dopo aver raggiunto molto successo in un contesto che certo non era competitivo come quello di oggi - le sue motivazioni cominciarono nettamente a scemare: "Questi professionisti del mondo dello sport, capaci di ottenere il successo anno dopo anno da molto tempo, non so davvero come facciano - confessa - una volta che si ottiene successo in qualcosa si diventa pigri ed in qualche modo sazi, ed è difficile superare quel genere di sensazione. Io certo non potevo farlo".

Meno fame quindi, ma anche meno pazienza, sempre per sua stessa ammissione: "Più vecchio divento, più trovo difficile controllare me stesso quando subisco una bad beat o qualcosa del genere, e la ragione è che non desidero più farlo - spiega - ho vinto così tanto che non me ne importa più abbastanza perché lo faccia, ormai". E in fondo, quando rispondi al nome di Dan Harrington qualcuno potrebbe dire che puoi pure permettertelo.

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