Thomas Wahlroos era scomparso nel 2008 come un fantasma dal circuito pro europeo. In molti si erano chiesti che fine avesse fatto il forte professionista finlandese sponsorizzato da Full Tilt. Se ne erano perse le tracce improvvisamente.
Non è la prima volta che un giocatore professionista svanisce dalle scene. Alcuni vanno broke e ritornano alla dura realtà quotidiana dei comuni mortali. Ma non è stato il caso di Thomas, temibile giocatore di cash game con il nick “Wolf go”, e capace di vincere nella sua carriera, nei tornei live, oltre 1 milione di dollari e per 20 volte in the money in eventi di prestigio. La sua ultima firma risale al 2008, durante le WSOP nell’evento 34, Pot Limit Omaha (arrivò 14esimo e vinse 30.000$). Da quel momento il silenzio.
Alcune risposte alle nostre curiosità ce le regala il quotidiano norvegese Dagens Näringsliv che racconta la storia di Thomas, il quale ha deciso di lasciare il poker e di mettersi in affari con il padre Björn, un importante banchiere finlandese. I due Wahlroos hanno fondato la società di investimenti Spontel, guadagnando nel primo anno di attività 12 milioni di euro (circa $15 milioni), puntando forte sul mercato azionario norvegese e sulla ripresa economica mondiale. Non male.
Wahlroos, 31 anni, playboy incallito, è laureato in Scienze delle Finanze, ed ha lavorato con Morgan Stanley a Londra e Stoccolma, prima di diventare professionista nel 2006. E’ stato soprattutto un giocatore di cash game, ama in particolare il Pot Limit Omaha ma – come riferito – si è tolto parecchie soddisfazioni nei tornei live.
Può andare orgoglioso di un terzo posto (310.000 dollari) nell’EPT Grand Prix di Parigi nel 2006 ed una settima posizione al WPT Championship nel 2007, guadagnandosi le luci della ribalta per aver fermato l’ascesa nel torneo di Phil Hellmuth con una coppia di AA contro JJ di Poker Brat. Una mano rimpianta ed analizzata dallo stesso Phil, chipleader al momento e costretto a chiudere solo 18esimo.
Nel 2008, il pro finlandese ha deciso di rescindere il contratto con Full Tilt e di tornare a “giocare” in borsa. Continua a praticare il poker come hobby ed è un regular, o quasi, nei tornei del Grand Casino di Helsinki. Di rado è possibile trovarlo su qualche tavolo cash online con il nick name “susisisu”: in finlandese “Susi” significa lupo e “sisu” è indice di grande tenacia e perseveranza.
Il “lupo” finlandese ha avuto 15 milioni di buoni motivi per lasciare il poker. La sua mossa alla fine si è rivelata EV +.