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Candio al final table WSOP con lo sponsor invisibile?

Filippo-CandioIl November Nine Filippo Candio partirà il 15 ottobre per Las Vegas, in vista del suo personale appuntamento con la storia: sarà il primo player italiano a sedersi al final table del Main Event delle World Series of Poker, l’evento planetario più importante dell’anno in programma il 6 Novembre. Nulla è lasciato al caso  per la trasferta in Nevada.

Mancano solo 26 giorni all’inizio della finalissima mondiale e Filippo, dopo aver firmato un contratto con Full Tilt Poker ed essere diventato red pro, non ha ancora la certezza di poter indossare la patch del suo sponsor durante il final table. A dire il vero, a prescindere dal contratto firmato, “Drive On” era comunque già stato ingaggiato dalla room proprio per il Main Event, ma nell'ultimo atto potrebbe dover bannare il brand.

Secondo il nuovo regolamento Harrah’s, reso noto da PND, ogni poker room può rendere visibile il proprio logo sulle magliette e capellini di massimo tre players. Se le indicazioni delle WSOP verranno seguite alla lettera vedremo quindi solo cinque giocatori su nove con il logo dello sponsor ben visibile. Tutti sono sotto contratto per PokerStars o Full Tilt Poker

Jonathan-DuhamelStars potrà schierare il chipleader canadese Jonathan Duhamel e Jason Senti. Più difficile la scelta per la red room che ha sotto contratto ben 7 November Nine, tra cui il nostro Filippo Candio. Gli altri sei sono Michael “The Grinder” Mizrachi, Joseph “subiime” Cheong, John Dolan, Matthew Jarvis, Soi Nguyen e John “$JMONEY$” Racener.

Senza dubbio c’è l’imbarazzo della scelta tra tutti questi grandi campioni. Ma se fino a qualche giorno fa, per l’italiano c’erano maggiori possibilità di mostrare il logo del proprio sponsor davanti alle telecamere, ora le cose si fanno più difficili.

Michael Mizrachi infatti era stato denunciato dal suo ex sponsor Deliverance Poker che sostiene di essere ancora legata ad un contratto con “The Grinder”: è stata convenuta in un primo tempo in giudizio anche Full Tilt Poker.  Deliverance ha presentato un mese fa un’istanza per impedire al fuoriclasse della Florida di giocare con il logo della red room ma il tribunale del Texas ha respinto tale richiesta. Si trattava solo di una decisione provvisoria in vista del giudizio finale. Per Tiltware (la società che possiede il pacchetto di maggioranza di Full Tilt) quindi vi era sempre il rischio di un risarcimento milionario in caso di partecipazione di Mizrachi con il proprio logo, in un evento televisivo seguito in tutto il mondo come il final table del Main Event.

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Michael-MizrachiE’ notizia dell’ultima ora che Deliverance ha ritirato le proprie pretese giudiziarie nei confronti di Tiltware mentre proseguirà la battaglia legale nei confronti del giocatore. Per questo motivo “The Grinder” potrà partecipare con il logo del suo sponsor sulla maglietta. Full Tilt Poker non ha ancora scelto i magnifici tre e, sia ben chiaro, per Filippo il dettaglio non è di fondamentale importanza. Può essere senza dubbio un elemento di prestigio in più ma in caso di esclusione, potrebbe essere anche uno stimolo ulteriore per il nostro campione italiano che gioca molto bene sotto pressione.

Certo per i responsabili della room le cose si fanno complicate: naturalmente l’obiettivo principale è quello di riuscire ad indovinare il futuro campione che verrà immortalato dai fotografi e dalle telecamere di tutto il globo. Per questo motivo non rinunceranno a John Dolan (46,2 milioni di chips), il più vicino al chipleader (65,9 milioni).

Difficilmente lasceranno per strada la stella di Mizrachi, il più famoso e sul quale hanno investito molto. Mentre il terzo posto se lo giocheranno Joseph Cheong, John Racener, Matthew Jarvis e Filippo Candio.  Dei quattro, Cheong (runner-up nel £10.000 EPT High Roller 6-Max Turbo) e Racener (quinto nell’evento WSOPE di Pot Limit Omaha) hanno dimostrato di essere i più in palla a Londra. Quest’ultimo inoltre è il più titolato al tavolo dietro a Mizrachi con oltre 1 milione di dollari vinti in carriera. Tra 26 giorni però lo stato di forma potrebbe cambiare radicalmente.

John Recener quinto nell'evento PLO delle WSOPEC’è da dire che per Full Tilt Poker non sarà semplice  rinunciare a Filippo Candio perché è il player al tavolo più imprevedibile e capace di ogni impresa. e giocata impossibile Inoltre “Drive On” è l’unico europeo tra i November Nine e considerando gli investimenti in Francia e, nei prossimi mesi, in Italia, la sua presenza come red pro ufficiale sarebbe strategica. Sotto il profilo strettamente commerciale però gli analisti statunitensi ritengono che un eventuale trionfo di Joseph Cheong (nato a Seul in Corea del Sud ma con passaporto statunitense) potrebbe scatenare un altro effetto “Moneymaker” per il mercato asiatico. Per tutti questi enigmi la room di Chris Ferguson chiederà ad Harrah’s la deroga per poter schierare la formazione al completo.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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