Un certo imbarazzo per la tempistica scelta da PokerStars nel suo annuncio dei cambiamenti al VIP system lo aveva palesato da tempo, ma quella di ieri ha le sembianze di un tackle durissimo, da parte di Daniel Negreanu, nei confronti della room a cui è legato professionalmente da molti anni.
L'occasione è stata l'ennesimo podcast di Joey "chicagojoey" Ingram dedicato all'argomento, e che aveva come ospite principale lo stesso "kid poker", al quale si è aggiunto stradafacendo Dani "Ansky" Stern, autentico portavoce del dissenso dei poker pro nei confronti della room dalla picca rossa.
"Se andranno avanti su questa strada, e non faranno un passo indietro, la vedrei come una promessa non mantenuta", esordisce Negreanu parlando con il celebre host dei podcast su twoplustwo. Come già sottolineato altre volte, Daniel ribadito che PokerStars, a maggior ragione in quanto ormai società quotata in borsa, è in pieno diritto di cambiare la policy del proprio VIP System, come del resto fanno altre aziende di altri settori (vedi ad esempio le compagnie aeree). Quello che da sfumatura sta assumendo sempre più i contorni di un forte dissenso, nel campione canadese, è la critica alla gestione della comunicazione da parte del suo "datore di lavoro", a partire da quella famosa e involontaria pubblicazione effettuata sul sito russo di PokerStars, che diede il via alla ridda di polemiche.
Secondo Negreanu l'aver annunciato generici "cambiamenti sostanziali" al proprio vip system con un anno di anticipo non giustifica un giro di vite così netto, anche perchè nel frattempo la stessa PS ha continuato a promuovere lo status di Supernova Elite come obiettivo di eccellenza. In questo senso, Daniel è convinto che svalutare il lavoro di chi si è "fatto il mazzo" durante il 2015 per raggiungere lo status di SNE equivalga a non mantenere la parola data.
Dal canto suo, Stern ribadisce che quella intrapresa da lui e gli altri grinder "dissidenti" non vuole essere una guerra contro PokerStars, ma una richiesta di maggiore apertura nei confronti dei suoi più leali e storici clienti.
Nelle stesse ore, lo stesso Ansky faceva capire che la mossa di PokerStars potrebbe configurare il reato di pubblicità ingannevole, in violazione del regolamento della UK Gaming Commission. "Hanno ribadito a chiare lettere il valore degli status di Supernova e Supernova Elite, hanno comunicato questo messaggio a tutta la loro clientela, quindi hanno cambiato in corsa le ricompense dopo che alcuni giocatori avevano già raggiunto il volume richiesto. Tutto questo non è tollerabile".
Le parole di Stern sono forti, ma da un punto di vista "politico" risulta sempre più ingombrante il crescente dissenso di un'icona riconosciuta come Daniel Negreanu. Basterà tutto questo per indurre il management dell'Isola di Man a tornare parzialmente sui propri passi?